domenica, dicembre 08, 2019

Il muro di pietra utilizzando la polvere e lo stencil di Bromley Craft Product

Avevo preparato questo post subito dopo aver pubblicato l'ultimo post sul vano scala, ma non lo avevo mai portato a termine. Addirittura lo avevo completamente dimenticato. Non è che ci fosse così bisogno di mostrare come si usano le polveri di pietra e gli stencil di Bromley Craft Product!!! 

Ma poi è giunto,tempo fa, il commento di Elené che si chiedeva come avessi fatto ad ottenere l'effetto muro di pietra. Devo dire che c'è chi sa farlo molto meglio di me, basta vedere il blog di Marion Russek, che è stato fonte di ispirazione ad indirizzarmi verso questa scelta decorativa, con la sua casa provenzale. È vero pure che nessuno, forse, lo ha spiegato in italiano. Comunque sia questo è l'effetto iniziale che si ottiene nel primo passaggio, cioè dopo aver tolto lo stencil su cui si è spalmata con una spatola la cremina che si ottiene dalla miscela di polvere di pietra e poca acqua. Ma i muri di pietra nella realtà non hanno mai un colore uniforme. Allora, dopo che le pietre sono lievemente asciugate, passate sopra alcune di esse dei colori acrilici adatti: bianco, grigio, terra di Siena, terra d'ombra, ecc. 

Ho tentato di usare come protettivo una vernice spray, ma non ha avuto successo.

Molto meglio una classica vernice satinata all'acqua da spennellare sull'intera superficie.

Si passa poi a stuccare velocemente per riempire soprattutto gli spazi fra una pietra e l'altra....

......e poi via con un panno umido altrettanto velocemente per liberare le pietre dallo stucco.

Il risultato è questo, all'incirca. Non è realistico come il muro di pietra fatto col DAS, ma è sicuramente più leggero. Ieri era il  compi-blog di questo povero blog, oramai abbandonato a sè stesso, come i miei progetti....ma mi è venuta nostalgia e speranza di ricominciare.... Forse....

domenica, aprile 07, 2019

Il vano scala.



Un piccolo post per un piccolo progresso. Sono
forse tra i pochi ad aver mantenuto la scala di questa dollhouse. Anche in questo vano ho apportato dei cambiamenti, ispirata da un'immagine di una casa provenzale che potete vedere al centro. Niente più muri bianchi, ma in pietra a vista, niente piu scala in mogano ma chalk paint "Paris Gray". Tolte pure le porte che avevo fatto in cartoncino.  O almeno, in questo piano terra preferisco una comunione tra i due ambienti. Non ho ancora rifinito per bene il colore della scala, ma l'effetto finale è evidente e l'uso degli stencil di Bromley Craft Product per ottenere un muro in pietra è molto più facile, "divertente" e leggero di quello ottenuto col DAS.


venerdì, aprile 05, 2019

Siamo a Biarritz!


Durante l'inverno ho fatto dei piccoli acquisti. Un' immagine su tavola che ricorda il "pigro villeggiare" di un tempo e che fa pensare anche a Biarritz. È di Atelier Miniature . E fa subito estate!!!

Mi è sempre piaciuta questa immagine della Grande Plage di Biarritz con quegli ombrelloni-tenda a righe orizzontali stile anni '20 che la miniatura di Léa mi ha riportato subito in mente.


Il vaso da giardino è sempre di Atelier Miniature. Speravo che andasse bene sui gradini , ahimè, troppo stretti della porta d'ingresso alla casa , ma è troppo piccolo come proporzioni rispetto alla porta stessa, per cui lo porterò in casa! 


È da un po' di tempo che metto insieme vari toile de Jouy in carta o tessuto, ma anche righe e "check" , tutte nella declinazione dal rosso al rosa, con qualche incursione nel grigio. Sarà il tema dominante che, se all' inizio avevo pensato solo per la "breakfast room", ora serpeggerà con piccoli tocchi in tutti i tre piani della casa.


Metto insieme, anche, delle idee per ogni singola stanza. Qui, per esempio, qualche idea per una piccola camera che ospiterà due maschietti. Tessuti di Catherine Ferouelle, un mobile grezzo acquistato insieme a un lotto ad un prezzo vantaggioso da "La casa di Lu by Lu", un dipinto su tavola di Atelier Miniature, un kit per costruire un " Lit d'énfant à la Napoleon III" di Cri's Mini. Tutte suggestioni ancora da sviluppare......



martedì, aprile 02, 2019

Tanti motivi di ispirazione e poco tempo per concretizzarli.



I lavori alla casetta francese proseguono da tempo ma molto molto a rilento. Pochissimi progressi e tante idee che rimangono in testa. Perdo velocemente la voglia di fare non avendo in realtà tempo da dedicarle.


Ho deciso di cambiare per l'ennesima volta il decor interno. Per fortuna non avevo fatto molto, solo due stanze e mezza. Il cartoncino da legatoria che avevo usato si era rivelato poco adatto. Ora che ho sperimentato il cartonlegno, su suggerimento di Mely, ho finalmente delle pareti solide e lisce. Folgorata sulla "via di Damasco", come di suol dire, dalla casetta provenzale di Marion Russek, ho deciso di abbandonare il vecchio progetto di fare una stanza diversa dall'altra e  dare un aspetto corale a tutte le stanze, come se una fosse il proseguimento dell'altra, senza troppe stonature e troppi colori.
Ho finito solo la facciata anteriore inferiore esterna e interna, anche se medito di sostituire i foglietti trasparenti delle finestre, ormai graffiati. Per ora non procedo oltre per  quanto riguarda la patina esterna. Con la mia proverbiale lentezza si antichizzerà da sola. :D

Nella foto sopra e sotto un paio di motivi di ispirazione per la facciata della mia casetta, avendo molto in comune come stile architettonico con i due esempi di château francese. 

















giovedì, marzo 21, 2019

Storia di libri e d'amicizia.

Due libri in scala uno a dodici di Le minis di Cockerina di Caterina Milella : " Pride & Prejudice " di Jane Austen e il medievale "Melusine" di Jean D'Arras, gentile sorpresa omaggio dell'artista.



Questi due libri in miniatura di Le minis di Cockerina sono state le uniche miniature che quest'anno ho portato via dal MIT pensando al progetto preraffaellita legato a "Bethany Cottage", la casa di Blanche e Christabel.  In realtà , tra le tante opere letterarie citate in Possessione, non compare nessun libro di Jean Austen. E come potrebbe esserci!!! Le due signore del cottage sono tutte dedite all'epica e alla poesia molto spesso medievale, più che ai romanzi romantici, al massimo qualche saggio impegnato. ;-D

In realtà l'appassionata "janeite" sono io, per cui il celebre romanzo di Jane Austen è un 
mini-regalo tutto per me, ma la sua bella copertina non stonerà tra le mura del cottage. La sorpresa di Caterina ovviamente è stata molto gradita. Avevamo usato l'epica di Jean D'Arras per creare il libro di poesie "La fata Melusina" di Christabel, ma cambiando copertina per farlo risultare opera tutta sua. Ora nella libreria di casa ci sarà anche l'originale, giusto per non far mancare nulla!



Conoscere dal vivo Caterina, dopo anni di collaborazione on-line, é stato sicuramente il regalo migliore. Ed eccola qui!  Una dolce ma ferrea figurina da eterna figlia dei fiori dall'animo rock . Personaggino davvero unico, Caterina! Instancabile e paziente nel descrivere il suo mini-operato che apre gli orizzonti a letteratura molto spesso sconosciuta.  Quest'anno ha portato in fiera un quanto più fedele "Diario di Anna Frank" che ha commosso o stupito molti, se non tutti!

La nostra amicizia inizia con la mia richiesta di realizzarmi "Faerie Queene" di Edmund Spencer (vedi il post). Ricordo ancora con ilarità la sua titubanza nei miei confronti! Ma abbiamo dato il là, nonostante la diffidenza iniziale, ad una girandola di libri e confidenze. Siamo passate al "Diario di Blanche" (vedi il post), bellissima interpretazione con cui poi Caterina ha inaugurato la sua personale soddisfacente mini produzione di diari personalizzati su richiesta. Beh, a questo punto non poteva mancare di realizzare, dopo tanto parlare, una versione di "Possession" in scala 1/12 (vedi il post), l'unico apribile rimasto bianco per una  giusta questione di copyright, a cui segue un "tomo" bellissimo con tutta l'opera di John Keats indispensabile per Blanche (vedi qui). Da qui  passiamo ad inaugurare una piccola serie di libri chiusi, marginali nella storia ma lo stesso indispensabili, iniziando con
"The Story of Elaine" di Lord Alfred Tennyson e "Le Morte d'Arthur" di sir Thomas Malory, tutti dalle copertine accattivanti, che mi giungono insieme a due capolavori di artigianato in miniatura: il "Christabel" di Samuel Taylor Coleridge e lo "sketchbook di Blanche" liberamente ispirato a quello di May Morris con un supplemento di schizzi di sir Edward C. Burne Jones (vedi il post monumentale). Dopo di che l'entusiasmo cresce: "La Blue Plaque" personalizzata per il cottage (vedi il post), le poesie di Wordsworth (vedi qui), a seguire poi una copia di un giornale londinese dello stesso periodo del decesso di Blanche e due libri fondamentali della sua particolare biblioteca: una raccolta di poesie di Tennyson e un' opera di Mary Wollstonecraft, di cui spero un giorno di fare un post piu esaustivo (intanto vedi  qui). Siamo poi arrivate all'ultimo libro essenziale di Blanche, il suo Shakespeare (vedi il post), con omaggio al seguito immancabile (vedi post).... Wordsworth, Christina Rossetti, cartoline, foto....Caterina non è mai mancata di aggiungere qualcosa di suo al mio sogno preraffaellita, per giungere al penultimo "Melusina" di Christabel LaMotte ( vedi qui ). Un viaggio solo teorico tra i libri di un libro che non finisce qui.

martedì, marzo 05, 2019

Mini-Shopping a Miniaturitalia 2019

Quest'anno ho aperto il giro dei tavoli  di Miniaturitalia 2019 partendo dal tavolo dell'editore di  "Miniaturas", Madelva Fernandez, una dolce signora spagnola che mi ha omaggiata di un kit per un cavallo a dondolo.  Avevo messo gli occhi sulla copertina della rivista che riportava la Provence House di Marion Russek, per me una creazione di grande suggestione. Non ho acquistato molte miniature. E comunque sono andata in giro tenendo in mente ambientazioni precise. Se avessi dovuto comprare sull'onda del puro piacere forse avrei comprato tutt'altro. Ma se si vuole creare un interno della propria casetta con un impronta che si è gia deciso bisogna essere fissi sull'obiettivo.
Da Cinen ho cercato a colpo sicuro una miniatura che Carlotta Rossi aveva mostrato in anteprima su Instagram. Speravo che le ore destinate a compratori e collezionisti, a cui questa volta il mio biglietto omaggio non mi permetteva di partecipare,  l'avesse risparmiata... e così è stato! Una bella cassetta di bottiglie di vino francese....ormai svuotate!
 :-D


Per questo bellissimo cesto non ho dovuto muovere un passo. Al tavolo di Ludmilla's Creations, mia  conterranea e compagna di camera all' Hotel Michelangelo, insieme a Rossella Rigante, ero come a casa.


I cestini di Cinzia Milella sono tutti fatti a mano con amore, con lo stesso amore che l'artista prova per  i suoi nove gatti la cui orma è diventata la firma di ogni sua minuscola creazione. Uno diverso dall'altro, con la loro preziosa aria artigianale, tutti ispirati e identici a quelli a grandezza naturale che lei stessa si ritrova in casa o scova in giro, ed hanno proprio il pregio di non avere quell'aspetto seriale di fredda perfezione. 


Neanche per questo delizioso "letto da campagna provenzale" di  La stanza di Giuggiola ho dovuto fare molti passi, ma è stato il mio ultimo acquisto a Miniaturitalia. Rosanna Rolla divideva il tavolo con Caterina Milella ed eravamo tutte come una famiglia. Ci sarebbe stato anche il kit fai da te della stessa miniatura ma, il senso del colore dell'artista e la minuziosa cura dei particolari, mi ha conquistata. Il letto aveva già un materasso con un tessuto Provenzale, e tanti altri cuscini, molto belli abbinati tutti insieme in varie forme e fantasie, ma
 ahimè non si sarebbero coordinati con i miei interni forse, ed al loro posto ho preferito prendere qualcosa che mi mangiavo con gli occhi da ore.


Rosanna, personaggio davvero unico, mi ha raccontato che non ricama più a mezzopunto per il pubblico, per cui questo piccolo capolavoro restava fra gli ultimi esemplari. Sembra dipinto per come è eseguito magistralmente il ricamo. Per la mia casa a Biarritz è perfetto.


Tranne i meravigliosi libri in primo piano di Caterina Milella, destinati alla mia storia preraffaellita, e che meritano un post a parte, il resto delle miniature andranno tra il soggiorno e la cucina della "maison à Biarritz". Il portaposate è di MiniEden. La simpatica Susi Martinez mi ha omaggiata del barattolo "polka dot" che si vede accanto. L'urna di ceramica è di Elisabeth Causeret , al cui tavolo una tappa o due è d'obbligo, mentre la piccola zuppiera di porcellana è di Falcon Miniatures, altra tappa d'obbligo.
Il taglio laser oramai permette di fare molte cose. Da Cri' s Mini  ho preso questo kit per fare una mantovana. Mi piacciono questi piccoli kit, da lei  avevo preso già da tempo anche un altro per fare un līt d'énfant Napoleon III . Non ho il tempo  o gli attrezzi per fare tutto da sola e queste comode  e gradevoli soluzioni sono un gioco molto soddisfacente per me. Le miniature di Cristina Lissiotto, dal gusto francese e i toni borotalco, sono accattivanti ed è difficile resistervi se si ha quell'idea di stile per la propria dollhouse.





sabato, marzo 02, 2019

Miniaturitalia 2019?

   
È quasi passato un mese dal mio ritorno da Milano. Alcuni amici sono già ad Arnhem. Il tempo per fare un post  dedicato a Miniaturitalia, qui, sul blog, ė quasi inesistente, al di là degli altri social molto più immediati. La mia seconda esperienza come visitatrice è stata molto più intensa, vissuta nel "dietro le quinte", con i miniaturisti, tra gli espositori, tra i loro umori e malumori, ebbene sì, c'erano anche quelli, oltre alle loro aspettative. Viaggio
in treno lungo lo stivale, da Sud a Nord, in buona compagnia: Caterina Milella di Le minis di Cockerina (a sinistra) e Rossella Rigante.  (a destra della foto)
Le lunghe ore trascorse sul Freccia Bianca sono volate, tra chiacchiere, speranze, dubbi, incertezze, scambio di opinioni sul settore e sulla nostra vita privata, che ci hanno permesso di colmare una reciproca conoscenza che per anni era stata sino ad allora solo virtuale.
Condivido, per ora, con tutti voi questa cartolina--cartoon, piacevole nostalgico ricordo di viaggio di noi tre appena sbarcate a Milano Centrale.