venerdì, settembre 27, 2013

Blanche's Interview. "CosediunaltroMondo" in esclusiva per Diario Vittoriano.

 
CosediunaltroMondo - Via della Moscova,44 - Milano

"CosediunaltroMondo" non ha certo bisogno della mia umile presentazione. Quest'officina di miniature è da tempo conosciuta dagli addetti ai lavori e meta di pellegrinaggio di tutti gli appassionati del genere, e non solo. Anche dal popolo della moda!: le Fashion Editor di Vogue Gioiello, sempre a caccia di nuove idee, sono solite fare incetta, qui, di preziose miniature, da affiancare ai loro preziosi scintillanti (se siete curiosi, date un'occhiata a Vogue Gioiello Maggio 2013 nell'editoriale "Le déjeneur sur l'herbe", oppure Settembre/Ottobre 2010!).
Questo luogo, unico nel suo genere, in Italia, ha da alcuni mesi cambiato il vecchio guscio di Via Solferino,25 con un guscio più moderno, trasferendosi in Via della Moscova,44, ma conservando intatto, all'interno, il fascino immemore per noi appassionati di Case delle Bambole.
Il motto impresso sulla vetrina ti fa sorridere immediatamente di gioia, mentre tieni, quasi schiacciato, il naso contro il vetro, intenta a godere di ogni "Cosa di un altro Mondo". A "restaurare" i vostri "sogni"  e a "costruire" le vostre "fantasie" ci pensa sempre lei, Mariangela Gagliardi ("Angela", per molti !), l'angelo custode che ti accoglie gioviale per guidarti nel suo piccolo Paradiso in miniatura.
Prego, entrate con me ed andiamo a conoscerla un po' meglio, con poche e semplici domande!

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- CosediunltroMondo e' stata fondata nel 1995. Quante cose sono cambiate da allora nel panorama italiano del mondo in miniatura?
Sono passati quasi vent'anni e sono tantissime le cose che sono cambiate: basti pensare ad Internet, ai nuovi modelli di comunicazione. Il mondo del collezionismo e delle miniature, un tempo settore di nicchia e per "pochi", si è esteso a macchia d'olio. Per farle un esempio: sino a un decennio fa c'erano 2 riviste americane che trattavano miniature, adesso siti, blog, Facebook, fiere sono diventati alla portata di tutti: collezionisti, artigiani, appassionati. Per quel che riguarda il mio negozio e la mia attività ho mantenuto un certo standard di clientela che mi è particolarmente legata e che, a distanza di tempo, mi premia per la qualità e la competenza che offro.
- Cosa ne pensa di questa realtà parallela, fatta di blogger professionisti della miniatura e "simpatizzanti allo sbaraglio", che si è venuta a creare con l'avvento, sempre più determinante, della vetrina online, che offre sempre più servizi gratuiti di condivisione?
Con Internet la visibilità è a portata di tutti. Ci sono artigiani e collezionisti bravissimi e hobbisti che, seppur alle prime armi, espongono proprie creazioni meritevoli.
Questo implica la possibilità di confrontarsi e migliorarsi. I nuovi media offrono infinite possibiltà per osservare, imparare, capire ed approfondire tutti gli argomenti che riguardano questo meraviglioso hobby.
 - C'è chi dispensa tutorial, anche in formato video, chi organizza workshop, chi pubblica libri, chi documenta, post dopo post, ogni infinitesimale progresso della propria Dollhouse. Come giudica questo tam tam di consigli sul fai-da-te?
Non mi piace usare il termine "giudicare": è così drasticamente perentorio. Preferisco prendere atto che molti libri e tutorial sono fatti molto bene e danno la possibilità a chi si cimenta per la prima volta di "capire" la complessità e l'immenso lavoro che c'è alla base di questa passione, mentre i "professionisti" possono affinare la tecnica. Dall'altra parte - come in tutte le attività artistiche - ci sono lavori più o meno belli e "professionali".

 
 - Lei stessa ha affermato che vorrebbe tramandare le sue conoscenze acquisite negli anni ad un pubblico interessato ad avvicinarsi a questa forma d'arte. Quale sarebbe la sua scelta d'insegnamento?
Più che "insegnare" mi piace dare consigli a coloro che mi contattano o che vengono nel mio negozio. I miei clienti e amici di hobby sanno quanto amore dedico loro. Mi affido al "buon gusto" e alla mia pluriennale esperienza in questo campo per indirizzare chi mi consulta nella scelta migliore nell'arredare una casetta, costruirla ex novo, allestire una room-box o semplicemente comperare un oggetto da collezionare. Ho in progetto nei prossimi mesi di organizzare nel mio atelier una serie di corsi (tenuti da professionisti) su vari temi: come realizzare cibi, anticare un mobile, arredare un ambiente con un certo gusto, accostando colori e manufatti armoniosi.
P.S.: (Data da definire!  Con mia madre, purtroppo ammalata, devo riuscire ad organizzarmi!)
- Prima di mettersi in proprio ed avviare la sua bottega-laboratorio, lei ha fatto le sue dovute esperienze e conoscenze nel settore delle Dollhouse. Come è stato il suo percorso formativo?
Il mio percorso formativo è avvenuto con l'avvio della mia attività. Quando ho aperto il mio negozio "CosediunaltroMondo" non sapevo nulla di miniature. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, lavorando duramente e non lasciando nulla di intentato o al caso, sono riuscita ad acquisire esperienza e conoscenza. Diciamo che ho avuto una buona predisposizione e buo gusto quali doti innate. Le reputo basilari per un mestiere come il mio, che necessita di tantissima pazienza e umiltà.
- Lei è partita da autodidatta per arrivare a creare il primo ed unico laboratorio artigianale di miniature e Dollhouse d'Italia, completamente autogestito. Come sopravvive un negozio di nicchia in un momento così difficile per l'economia?
La crisi economica di quest'ultimo periodo si fa sentire in tutti i campi, anche nella mia attività. Cerco di gestire questa difficile realtà offrendo qualità, ampia scelta di prodotti e disponibilità che, a mio giudizio, ripagano sempre.

 
 - CosediunltroMondo è " la sua croce e la sua delizia", da una sua affermazione in un'altra intervista. La delizia è facile intuirla, quale è la croce? Quali sacrifici comporta un'attività del genere, legata più ad un aspetto ludico, al sogno?
I sacrifici non si contano se si fanno le cose con amore. Ho tantissima pazienza e gli orari che affronto nel gestire un negozio non sono da tutti. Mi è capitato di seguire costruzioni e arredamenti di case di bambola o di room-box ( scelta arredi, oggetti, manufatti ) facendo orari incredibili (sino all'1 o alle 2 del mattino). Orari che nella maggior parte delle attività sono impensabili. Ma il tutto supportato da tantissima passione.
- Una piccola affettatrice di salumi in miniatura l'ha catapultata in questo mondo lillipuziano. Da allora, quante miniature ha collezionato per il suo piacere personale? Intorno all'affettatrice ha poi costruito un'ambiente. Può essere un buon metodo? Cioè partire da una miniatura che si vuole fortemente, per creare l'intera atmosfera di una Dollhouse?
Non esistono regole ferree che ti portano a praticare questo hobby. Ognuno è libero di procedere seguendo "la sua strada". Io ho iniziato con l'affettatrice, con alcuni orsetti che via via nel collezionarli mi hanno ispirato il negozio di orsetti, o di alcune bambole che mi hanno dato l'ispirazione per creare ambienti e luoghi in cui sognare e far sognare. Il clou è stato la mia casa delle bambole, che è stupenda! Vedere, per credere: è esposta nel mio negozio.
 - Lei riproduce, su richiesta, qualsiasi ambiente, con il supporto di immagini fotografiche. Quale e' stato per lei il progetto più gratificante ed entusiasmante da realizzare?
La "cucina delle ceramiche". Quella particolare stanza, una volta realizzata per una cliente, mi è dispiaciuto non tenermela. Come per ogni artista, ogni opera che si esegue diventa parte di se e separarsene significa lasciare quel po' di se che, in quel determinato momento, diventa irripetibile.
Ciascuna opera è un' opera unica. Non la si rifarà mai uguale e identica. Ci sarà sempre un particolare, un colore, un qualcosa di diverso. Mi piace pensare che, le persone che acquistano i miei oggetti, alla fine, portino via la parte migliore di me. E devo dir grazie anche al mio lavoro se sono riuscita a intessere meravigliose amicizie, durature negli anni.
La "cucina delle ceramiche" di una casetta provenzale
La sala da pranzo con la collezione di peltri e porcellane della stessa casetta provenzale
     - Nella realizzazione di una casa di bambole lei fa tutto da sola, dagli impianti elettrici alle micropiastrelle. C'è qualcosa che Mariangela Gagliardi non ama fare da se'?
Sì, cucire!
- Lei si rifornisce dai migliori artigiani del mondo. A quali di questi non rinuncerebbe mai, per nessuna ragione?
Non ho delle preferenze. Conosco artisti bravissimi provenienti da tutte le parti del mondo, ciascuno con il proprio talento e la propria peculiarità. Non posso dire chi è il più bravo di.....ognuno ha una propria dote. Esagero: è come voler dire se è più bravo Michelangelo o Cellini. Non rinuncerei mai a nessuno: sono tutti bravissimi. Purtroppo alcuni artisti per raggiunti limiti di età, o perchè non ci sono più, smettono di realizzare le loro opere. Voglio solo ricordare una bravissima artigiana di bambole: Marcia Backstrom, americana, un'artista meravigliosa che qualche anno fa è mancata. Ho delle sue bambole e sono stupende. Credo fermamente che sia stata un'enorme perdita. Faccio fatica a pensare che non ci sia più e non realizzi più quelle meravigliose opere. Questo è molto triste, ma non toglie che, nel mondo delle Dolls'House, non ci siano tantissimi nuovi artigiani-artisti sempre più bravi e competitivi.
- l link di Mariangela "assolutamente da non perdere": ........
Moltissimi, elencarli sarebbe impossibile e poi rischierei di dimenticarmene qualcuno.
Il "laboratorio di Angela": qui prendono vita sogni e fantasie!
Un progetto inedito, una nuova avventura per Angela, per realizzare i desideri di un nuovo cliente.

( Foto per gentile concessione della Sig.ra M. Gagliardi)