domenica, febbraio 25, 2018

Una Lutyens Bench per il giardino di Blanche e Christabel.


Ho da poco terminato il lavoro sulla panchina acquistata in kit da Pierluigi Pirovano di Pimini. Non ho resistito alla tentazione di animarla con qualche miniatura, anche se per ora rimarrà in una scatola. Mi è sempre piaciuto un quadro di fine Ottocento di Vittorio Corcos che ritrae una donna che si riposa seduta ad una panchina. Mi sono ispirata alle poche cose che si vedono accanto a lei: un cappello di paglia, un fiore colto durante la passeggiata, dei libri, un ombrellino. Anche  se il quadro non è del 1858, che cosa mai farebbero di diverso due personaggi dediti all'arte e alla poesia  dalla lettrice dipinta da Corcos molti anni dopo?


Ho letto di recente che Antonia S. Byatt, nel dipanare il profilo di Christabel nel romanzo, si sia ispirata liberamente alla poetessa Christina Rossetti, sorella del pittore Preraffaellita Dante Gabriel Rossetti. Sono, quindi, grata a Caterina Milella di Le minis di Cockerina di avermi regalato, in tempi non sospetti, una copia di raccolte di poesie della poetessa vittoriana. Il cappellino di paglia è di Sepia Miniature , mentre la  rosa bianca e l'ombrellino sono di Marlies Minis.
Se assemblare il kit di Mr. Pirovano è stato un "gioco da ragazze", non è stato così facile per me ottenere la patina giusta, ahimè! Prima troppo nuova e troppo bianca , poi troppo ingrigita e usurata, poi troppo sporca e troppo "seppia". Insomma, la maledizione del ripetere tutto tre volte ancora continua. Alla fine, dopo aver consumato varie lime di cartone, sono arrivata a questa conclusione.
Quando ho visto il kit della panchina, non ho pensato due volte prima di acquistarlo. Mi ha ricordato immediatamente la Lutyens Bench presente sul retro del giardino della Red House di William Morris, presa come modello di riferimento per il restauro della mia Fairbanks, avendo un aspetto molto più facile da raggiungere col suo tipo di architettura. É una casa del 1859, quindi della stessa epoca dei fatti narrati in Possession; è stata un cenacolo Preraffaellita che avvalora la tesi che la sua atmosfera medievale è molto più indicata per Blanche e Christabel del cottage georgiano tutto bianco che si vede nel film; anche qui vi ha abitato una cameriera di nome Jane, per cui la curiosa combinazione non mi sembra debba essere ignorata. Per il piccolo e stretto giardino della Fairbanks mi piace guardare ai quadri dipinti a Kelmscott Manor dalla pittrice  Marie Spartali Stillman, l'unica, tra le Preraffaellite, che con la sua tecnica mi piace associare come una probabile Blanche Glover. Finisco qui, per ora, le mie elucubrazioni......

sabato, febbraio 17, 2018

Di ritorno da Miniaturitalia 2018 e dintorni .....2*Parte "I miei acquisti"

A Miniaturitalia non ho comprato miniature sensazionali, di quelle che ti strappano gli "ooooh", perché entrambe le mie due dollhouses sono in alto mare. C'erano miniature davvero entusiasmanti, per  i miei gusti personali e per gli ambienti che voglio creare, c'era davvero qualcosa di interessante quasi in ogni tavolo. Non avendo un budget illimitato, alla fine ho fatto delle scelte semplici,  tenendo presente alcune immagini di interni che ho già scelto e che mi ispirano molto per l'arredo della Casetta country francese, la famigerata Dollhouse di plastica, per intenderci. Ecco dunque, partendo dal centro: il vassoio sullo sfondo, come l'alzatina in vetro in primo piano, che ho preso dal tavolo di Falcon Miniatures; il barattolo con coperchio di vetro che é di Beatricce's Miniaturas; la brocca bianca di Elisabeth Causeret, artista con un tavolo incredibile e il piatto in primo piano è un regalo di Mariangela Gagliardi , che ringrazio infinitamente!..... 

Ovviamente, al tempo stesso, ho girato tra i tavoli pensando soprattutto al progetto Preraffaellita, al Cottage di Blanche e Christabel. Ho già individuato in Antonella Nardi l' artista perfetta per aiutarmi a rendere reali alcuni brani che descrivono degli oggetti personali delle due signore di Bethany e ho già preso contatti. Nel frattempo ho individuato alcune cose che mi rimandavano a brani del libro. Ed ecco che ho scelto, partendo dal fondo: la cornice di rose, che è di Le miniature di Eurosia, e che mi ha ricordato lo specchio cieco con un intreccio di rose nella camera di Christabel; il centrino con scena medievale di Stewart Dollhouse che è di Piccole Tentazioni, e mi sembra l'ideale in una casa in cui c'é una pittrice che dipinge tutta la saga di re Artù; il coccio con coperchio dipinto, preso in un primo momento per il pane, anche se è utilizzato per il sale, e il vaso blu, entrambi sono di Elisabeth Causeret, quest'ultimo preso nel caso non troverò mai un vaso blu Minton in cui posizionare un capelvenere sopra la finestra d'ingresso; il lume a petrolio che é di Alemikimikri; il cofanetto intagliato di ArnolDDesign, che mi ha fatto pensare allo scrigno trasparente in cui Christabel deve riporre il suo monumentale poema; ed infine il coccio per il pane, con la dicitura in inglese, che ho preso da CosediunaltroMondo, anche se mi sembra più giusto nella loro dispensa quello di Stokesay Ware.
Ho acquistato anche alcuni articoli per incoraggiare, non solo lo spirito da collezionismo, ma anche il fai-da-te : Versi Flags di Richard Stacey che ho comprato da Piccole Tentazioni, tastiera per pianoforte e barrette intagliate in legno che hanno chiuso il mio brevissimo shopping da CosediunaltroMondo. Anche queste sono per il cottage vittoriano e speriamo, finalmente, di utilizzarle al più presto! È' tutto,per ora!!!:-)

giovedì, febbraio 15, 2018

Di ritorno da Miniaturitalia 2018 e dintorni..... 1*parte.



Sono da poco rientrata da Milano, dove ho avuto la possibilità di partecipare all'unico evento annuale in Italia dedicato alle miniature e dollhouses. Questa edizione del 2018 di Miniaturitalia ha rappresentato la mia prima volta, e comunque la mia prima volta in assoluto ad una fiera di questo genere. Potete immaginare, quindi, il mio entusiasmo. Sono approdata il sabato mattina, nelle due ore riservate a collezionisti e compratori, col mio ingresso prenotato anzitempo, pensando davvero di vedere tutto in quel breve lasso di tempo, e son finita col tornare il pomeriggio e anche la domenica mattina. E posso dire di non aver visto tutto!!!


Essendo, quindi, la mia prima volta al MIT, questa è stata anche l'occasione di poter conoscere da vicino alcuni rappresentanti di questo mini-mondo con cui dialogavo virtualmente da alcuni anni attraverso i vari social. Ed eccomi, allora, in queste foto  con Marion Russek, il cui incredibile lavoro conosciamo attraverso il suo blog 1:12 Scale Modern Model Houses, e PierLuigi Pirovano di Pimini. Ed ancora, eccomi in compagnia di Loredana Tonetti di 64tnt Miniatures, Ersilia del blog Dada's Dollhouse e Cristina Lissiotto di Cri's Mini. E solo per citare chi compare in queste due foto, perché finalmente ho conosciuto tanti miniaturisti e appassionati italiani e stranieri fino ad ora confinati in un blog, una email, una pagina o un gruppo Facebook o uno shop Etsy.

Non avendo visto le passate edizioni della fiera, non posso certamente fare paragoni, nè paragonarla ad altre manifestazioni simili, per cui mi é sembrato un evento ben organizzato, con molti tavoli interessanti, alcuni particolarmente belli e comunque ognuno, col suo stile, aveva qualcosa da proporre che poteva catturare l'attenzione. Non ho fatto molte foto, ero troppo impegnata a guardare quanto più possibile o a scambiare qualche parola con chi voleva conoscermi e comunque non sono stata molto brava. Rimando, eventualmente, ad un prossimo post qualche particolare. Nello spazio dedicato ai "Contest", dove c'erano per lo più Roombox o scenette in concorso, c'era questa unica  dollhouse, la "Maison Auber" , che essendo l'unica regina incontrastata , ha finito col catturare giustamente la scena e l'entusiasmo di tutti i visitatori. Il suo creatore, un affermato designer milanese, é stato molto bravo a rendere interessante il percorso interno nella casetta, con la doppia apertura, doppie scale e sale e corridoi sul fondo, come una vera casa, e a dare una patina vissuta all'intera struttura tanto da sembrare una dollhouse ereditata da tempo.


Non potevo andare via da Milano senza aver fatto un salto a vedere l'unico tempio italiano per appassionati collezionisti di miniature e dollhouses. Ed eccomi, allora, da CosediunaltroMondo, accanto a Mariangela Gagliardi, pioniera indiscussa e accanita collezionista lei stessa, custode di questo scrigno e della sua incredibile collezione personale. É stato un vero piacere sentirla raccontare storie e avventure in miniatura. Anche qui il tempo è stato tiranno, sarei rimasta per ore a spulciare e chiacchierare. Vi rimando per ora, per altri particolari alla prossima puntata.