Come vi ho già accennato in un post precedente, dedicato a questa casetta battezzata "casetta-tutorial", ho tutte le migliori intenzioni di far pratica in questa dollhouse giocattolo, sperimentando tutti i tutorial di vari blogger e miniaturisti che attirano la mia attenzione, con lo scopo di dargli un aspetto ed un assetto migliore, data la struttura traballante. Ho portato a compimento il primo tutorial che mi ero prefissa: replicare, in qualche modo, il pavimento dell'ingresso della casa in miniatura protagonista del libro di Léa Frisoni. Ho trovato un' immagine ispirante per dare un nuovo aspetto al pavimento e all'intero ambiente della cucina di questa casa, che si avvia ad esserne anche la sala da pranzo, con uno stile più da "breakfast room". Per pigrizia ho cercato di aggirare l'ostacolo pensando di utilizzare delle carte già pronte con disegno a "carrellage": ne ho comprate varie e di vari fornitori ma, per quanto belle, restavano sempre troppo finte.
Non sono riuscita ad essere super precisa, come mi sarebbe piaciuto essere, perchè anche con i materiali che stavo usando dovevo fare pratica: per esempio, mentre lavoravo ho scoperto che il Vinavil NPC, che stavo usando come collante, non conveniva distribuirlo su un'area più vasta perchè aveva un'asciugatura che non consentiva di riposizionare le tesserine del mosaico, se non eri stata troppo precisa nel posizionarle, ma conveniva procedere poco alla volta, se non addirittura una alla volta. Ho dovuto anche adattare le istruzioni suggerite da Léa Frisoni alle esigenze della mia struttura di base, che è interamente in plastica. Ho sostituito, innanzitutto, il vecchio pavimento prestampato su un cartoncino bristol di un mm. di spessore, in dotazione della casetta, con un cartoncino da legatoria resistente e spesso di 2 mm. di spessore.
Ho lavorato direttamente su questa nuova e solida base, applicando uno schema di pavimento, offerto dal sito Tiny Ceramics Miniature Tiles, per aiutarmi, data la mia totale inesperienza. Inoltre volevo le "tavelle di dimensioni un attimino più grandi, come quelle vere in vendita da Henry Bart Miniatures, anche se non proprio così grandi, ma che più si avvicinavano al pavimento dell'immagine che sto usando come motivo di ispirazione. Ho utilizzato lo stesso schema per ritagliare anche gli ottagoni delle piastrelle, stampandolo direttamente sul foglio da acquerello da 200g/m che ho preferito usare per non creare ulteriore spessore alla base. Per ottenere il pavimento desiderato, oltre ai consigli di Léa Frisoni, ho "strizzato l'occhio" ;-) anche ai preziosi suggerimenti di Giac Dell'Accio e di Catherine Mooghiscath.
Come ha fatto l'amico Giac, ho preferito dipingere prima il foglio tutto intero utilizzando vari colori acrilici, e poi ho tagliato le varie tesserine del mosaico, mentre, come Catherine, sono partita da una base bianca su cui ho aggiunto i vari colori che mi hanno permesso di ottenere la sfumatura preferita. Per le rifiniture ho seguito le istruzioni di Lèa, usando, però, uno stucco in polvere da preparare al momento di Richard Stacey , per poter avere delle fessure scure tra i mattoni. Per il resto tutto è stato molto terapeutico ed anzichè farmi venire un gran mal di testa, me lo ha fatto passare! ;-D