Blue Plaque by Le Minis di Cockerina |
Io e Caterina! Sembra il titolo di un film, ma in molte occasioni io e Caterina ci siamo trasformate in "il braccio e la mente", ma vanno bene anche tutte le accoppiate comiche: il gatto e la volpe, Cocky&Renato, Franco e Ciccio, e così via, perchè con Caterina si ride anche molto spesso! E per fortuna!!! Comunichiamo di frequente, parliamo di questo e quello, mentre lei cerca di trasformare ogni mio desiderio letterario in miniatura.
Le parlavo, giorni fa, del fatto che era per me difficile mantenere gli interni o gli oggetti della dollhouse strettamente legati ai soli due anni in cui Blanche e Christabel avevano abitato insieme.
Sarebbe riduttivo per me, privo di stimoli. Anche le copertine dei libri, che mi ha confezionato lei, molto spesso sono posteriori alla morte di Blanche, ma sinceramente non c'è gusto ad avere dei libri dalla copertina insignificante! Nel recente dibattito bambole sì o bambole no, che incarnino in casa almeno i due personaggi, personalmente ho concluso che è molto probabile che non potrò mai permettermele, soprattutto quelle che hanno un aspetto realistico e sofisticato sono fuori dalla mia portata, e sinceramente i compromessi non mi sono mai piaciuti!
C'è un compromesso, però, che non mi dispiace! Trasformare Bethany in un museo: una casa-museo dove, se non ci potranno esserci le bambole, basteranno i manichini con le loro suppellettili (stile Jane Austen's House Museum , ma in chiave pre-Raffaellita) e, magari, tutto ciò che abbraccia l'epoca delle protagoniste ed i personaggi che ruotano intorno a loro, di fantasia e non.
In un viaggio a Londra ero rimasta affascinata dalle targhe blu commemorative applicate ai muri delle dimore, a testimonianza di un personaggio famoso vissuto in quella casa, oppure di un evento avvenuto in quel luogo. Le "Blue Plaques" londinesi, istituite sin dal 1867 dalla Royal Society of Arts, sono le più antiche al mondo. Ne avevo vista una in miniatura da qualche parte sul web e mi era piaciuta molto, per cui ho pensato subito a questo piccolo particolare mentre maturavo l'idea della casa-museo. Non avendo dimestichezza con i giochi di magia grafica al computer, ho iniziato a mostrare vari esempi di "Blue Plaques" a Caterina, da quelle istituite dalla Royal Society of Arts fino a quelle più moderne istituite dall'English Heritage, l'organizzazione che si occupa attualmente di questo compito. Avevo già bene in mente che cosa volevo che ci fosse scritto al centro. Caterina, solerte, ha eseguito, facendomi trovare questa piccola sorpresina tra gli ultimi libri che ho comprato da lei. Qualcuno può pensare che è un regalino per cui non vale la pena di sprecare tante parole, ma per me quel pezzettino di cartoncino ha un significato.
Questa versione della "Blue plaque" è stata istituita nel periodo che va dal 1901 al 1938, quando ad occuparsi delle targhe commemorative era la London County Council (LCC). Fu proprio quest'organizzazione a stabilire che all'originaria targa in encausto voluta dalla Royal Society of Arts si mantenesse per sempre il colore blu (nel periodo antecedente le facevano anche di altri colori, ad esempio marrone, per risparmiare) e si desse più importanza alla grafica, aggiungendo una corona d'alloro e il titolo LCC. Le "Blue Plaques" moderne sono in ceramica Royal Doulton, con un evidente bordo bianco. Fu dato questo design semplice e moderno, che permetteva di dare più spazio alle scritte, da uno studente della Central School of Arts&Crafts, nel 1938.
Penso che un po' di nozioni storiche non guastano mai dietro ai nostri mini-interessi.
Solitamente la posizione di una targa blu non può essere un muro di cinta o i pilastri di un cancello, ma curiosamente, la foto sullo sfondo della mia targa blu nasconde quella vera posizionata sul pilastro del muro di cinta del giardino della Red House di William Morris, la cui storia mi ha fatto scoprire alcune analogie con il mio romanzo. Ma questa sarà un'altra storia.....
Red House Blu Plaque for William Morris |