giovedì, febbraio 09, 2012

The Victorian Servants.

Her First Place  di George Dunlop Leslie (1835-1921)
Bethany Cottage, dimora vittoriana di Blanche Glover e Christabel LaMotte a Richmond, come descritto nel libro Possessione di A.S. Byatt, è abitata (forse?) da due altre figure femminili che sembrano comporre la servitù a servizio della pittrice Preraffaellita e della "Poetessa delle Fate": Jane Summers, cameriera e donna di servizio  e una certa Liza, menzionata solo una volta nel Diario di Blanche, che sembrerebbe essere la cuoca. Forse per la scrittrice non è così, ma nel "mio" Bethany Cottage mi piace immaginare questo "ménage" tutto al femminile, composto da queste quattro figurine di donna.  "Her Firt Place", la cui immagine apre questo post,  dipinto di George Dunlop Leslie, pittore vittoriano particolarmente dedito ad illustrare la vita domestica inglese,  mi ha colpito particolarmente, perchè mi ha ricordato "Daisy", la "The Kitchen Maid" realizzata da Lisa Johnson-Richards, che  tanto mi piacerebbe fosse la Liza del mio "Bethany Cottage".In un piccolo cottage abitato da due donne che vivono della loro Arte, e la "Principessa" anche della sua privilegiata rendita, mi sembra un gran lusso, con occhi di oggi, che vi siano due figure servili. 
Apple Dumplings di George Dunlop Leslie
 Nelle dimore Vittoriane, più erano grandi, prestigiose e ricche, più le figure e le mansioni dei domestici diventavano varie ed articolate, ognuno con una mansione specifica, con una propria gerarchia di prestigio, con i propri orari, divise, retribuzioni. Agli inizi del 1800, i servi dormivano in cucina o negli armadi sotto le scale. Solo più tardi, nel corso dello stesso secolo, furono adibiti i solai delle dimore quali camere da letto per la servitù, solitamente freddi, umidi e poco illuminati. Il loro arredamento era semplice e composto da un piccolo letto , una sedia, una credenza ed un lavabo di legno. Era proibito decorare la stanza assegnata con effetti personali. L'illuminazione era fornita da candele o lampade ad olio e kerosene. Quella a gas era riservata solo ai piani nobiliari. Nella Sala dei Servi, soprattutto nelle dimore più grandi, dove erano soliti riunirsi per consumare i pasti e distribuirsi le mansioni giornaliere, vi era un grande tavolo centrale con sedie tutt'intorno, alcune credenze lungo le pareti ed un grande camino che ha mantenuto il personale domestico al caldo, semmai hanno avuto un momento per raccogliersi di fronte ad esso. Alcuni datori di lavoro maggiormente generosi e di buon cuore garantivano al loro personale del tempo libero di cui disporre a proprio piacimento per andare a passeggio, prendere un tè, ascoltare musica e trovare amici e parenti ed alcuni semplici piaceri come, ad esempio una stanza soleggiata con sedute per la lettura ed un pianoforte nella Sala dei Servi. Ovviamente, si poteva godere di tali privilegi solo come ricompensa per il buon lavoro svolto o solo se si erano completate tutte le faccende assegnate durante la mattinata. Le visite di esterni alla casa, amici, parenti o fidanzati erano proibite, per cui, il più delle volte avvenivano in gran segreto. Come pure non erano viste tanto di buon occhio le unioni tra la servitù: erano poche le famiglie che incoraggiavano il fidanzamento tra i loro domestici, solitamente vigeva il licenziamento immediato per i trasgressori.
Tea  1894 ca. di George Dunlop Leslie
Il lavoro di cameriera generica e di donna di servizio, come lo era per Jane Summers a Bethany Cottage, che non si occupava, quindi, solo di una mansione specifica, come accadeva nelle grandi case, dove vi erano varie cameriere, ognuna con la sua specializzazione, era faticoso più di quanto si possa immaginare. L'area di lavoro era nel seminterrato: questo voleva dire che una cameriera avrebbe spesso dovuto trascinare i secchi dell'acqua calda fino al terzo piano della casa, dove solitamente c'erano le camere da letto. Inoltre bisognava mantenere vivo il fuoco in ogni camino, e quindi doveva anche trasportare carichi di carbone a ogni rampa delle scale, per tutti i camini della casa, da cui poi, in seguito, avrebbe dovuto spazzare le ceneri. Poi doveva occuparsi anche dell'acqua calda pulita per lavarsi e fare il bagno, riempire le brocche e rimuovere l'acqua sporca dopo (tutto questo quattro volte al giorno prima di colazione, a mezzogiorno, prima di cena e prima di andare a letto). Rifare i letti (oppure prepararli per la notte), agitare le tende (che la sera doveva poi accostare), svuotare e pulire i vasi da notte, spazzare e spolverare le camere, senza dimenticare la polvere sotto i letti, e lucidare i mobili. Doveva rifornire le camere da letto di sapone, candele, asciugamani e carta da lettere. Lavare e lucidare i pavimenti di marmo, spazzolare e battere i tappeti, pulire le scale. Poi c'erano i carichi del bucato, che doveva essere impregnato, azzurrato, lavato, sciacquato e risciacquato, strizzato, appeso ad asciugare ed infine stirato.Ogni giorno c'erano lampade da pulire e riempire, piatti d'argento, candelieri e griglie da lucidare, coltelli da affilare, la tavola del pranzo da imbandire,la dispensa da mantenere in ordine....  Insomma, doveva rispondere al suono della campanella in ogni momento.

Mollie, " In silence I stood your unkindness to hear....."  1882 di George Dunlop Leslie
  
Lo Chef di una grande dimora, cuoco professionista, non si occupava mai di alcun tipo di pulizie, nè della "cucina casalinga" che spettava al personale della cucina. Si incontrava alle prime ore del mattino con la padrona di casa per rivedere e approvare i menu della giornata. Solo successivamente si dedicava a preparare la zuppa per il pranzo e gelatine dolci, creme e primi piatti richiesti per il pasto serale. Una volta che la cena era servita, il lavoro dello Chef per quel giorno era finito. Il resto delle pulizie ricadeva sulle cameriere da cucina e sulle sguattere. Una cena completa per 18 persone poteva facilmente produrre un carico di circa 500 elementi fra porcellane, bicchieri, stoviglie e posate che avevano bisogno di essere ripuliti. Il cuoco semplice di una dimora più modesta, come Liza, oppure di famiglie in cui non c'erano cameriere da cucina o retrocucina, a differenza dello Chef professionista, oltre ad occuparsi dei pasti, avrebbe anche svolto le mansioni di pulizia generalmente riservate alle sguattere e che non erano relegate al solo ambiente della cucina. Infatti si doveva interessare di spazzare e spolverare l'ingresso, la sala da pranzo e il salotto, accendere i camini di questi ambienti, pulire le griglie, accendere il fuoco in cucina. Solitamente preparava comunque pasti semplici. Ad esempio, per pranzo, poteva servire della carne con verdure ed un budino, mentre, per la cena, poteva variare, servendo del pesce con verdure, patate e crostate. Dopo la cena, non poteva ritirarsi per la notte, se non prima non aveva lavato tutti i piatti, rimesso in ordine tavoli e banconi da cucina, passato lo straccio sul pavimento, spento i fuochi ed il gas e controllare se tutte le porte e le finestre del seminterrato erano tutte saldamente chiuse. Insomma tutta la cucina doveva essere pulita ed in ordine per il mattino successivo.....Per sognare, allora, ci restano queste figurine di donna di George Dunlop Leslie ed i suoi "pictures from the sunny side of English domestic life"!



16 commenti:

luisa ha detto...

Grazie Blanche per i tuoi post..... sono preziosi! E utili per chi come me non conosce tutti questi particolari, devo dire che leggendoli mi sto anch'io appassionando a questo periodo finora a me sconosciuto! Con questa passione che dimostri non vedo l'ora di vederti all'opera nel mondo delle miniature, la tua sarà una casa vittoriana speciale, ne sono certa! A proposito del tuo commento sul bagno mi devo far perdonare, non avevo intenzione di cancellarlo!!!!!! Ho cliccato su cancella anziché rispondi, mi è uscita l'odiosa scritta "commento cancellato ecc ecc" e allora l'ho tolto definitivamente. Accetto totalmente le critiche, fanno piacere tanto i complimenti, forse ancora di più perché a volte i complimenti sono un po' fasulli mentre le critiche, se costruttive, penso siano sincere. E, ti ripeto, sono perfettamente d'accordo con te, soprattutto per l'accappatoio e la vasca. Per quanto riguarda le luci non me ne convince una (le ho fatte per prime, ora le cambierei quasi tutte), in alcune stanze ho sbagliato anche le posizioni....ma tutto sommato come lampadario da bagno non mi dispiace... Grazie per tutto!
Un bacio
Luisa

elvira ha detto...

Carissima Blanche ..ho letto il tuo post e sognato un pò con le immagini e le parole che ci hai regalato ..devi avere delle fonti preziosissime del periodo vittoriano ..sei preparatissima ..con degli studi così approfonditi e interessanti la tua dimora vittoriana sarà un vero sogno!!!
A presto
elvira

Cote ha detto...

Muchas gracias!!
Besitos

luisa ha detto...

Quando puoi passa dal mio blog, c'è una cosa per te http://mapetitemaisonblanche.blogspot.com/2012/02/grazie-irene.html
Luisa

annarita ha detto...

Uno spaccato di vita davvero interessante, illustrato in maniera chiara, esauriente e soprattutto affascinante! Un caro saluto, Annarita

elvira ha detto...

Carissima ..una sorpresa per te ..quando hai tempo passa dal mio blog!!
Un bacio
elvira

BLANCHE ha detto...

Wow!!! Grazie!!!...ma non ho illustrato tutte le "figure servili". C'era da perderne la testa!!!

BLANCHE ha detto...

La sorpresa me l'hai fatta, "eccome"!!!! Grazie Elvira!!!

BLANCHE ha detto...

...Son passata...e...son rimasta tramortita!!!!

BLANCHE ha detto...

Muchas gracias....a te, Cote!!!!

BLANCHE ha detto...

Ti giuro che non ho fonti preziose, ma solo Google e la mia curiosità!!! Poi...sai...quando fai una cosa per passione...tutto viene facile....

BLANCHE ha detto...

Per ora il mio blog è tutta una serie di "appunti" per me e per chi si ferma a leggere. Non so se dalla teoria alla pratica sarò brava, ma sto imparando parecchio. Non potrò mai essere una miniaturista, ma una collezionista, forse... Niente "critiche" da parte mia, ma sincera collaborazione!!!

Lisa ha detto...

Dear Blanche,

I saw the beautiful illustrations on your facebook page and clicked on the link as I am constantly looking for beautiful illustrations of period costume... and to my surprise when I arrived on your blog I saw my name... thank you for adding the links to my website, one day I hope to create dolls which have been inspired by the beautiful illustrations you have here on your blog. Thank you for sharing!

Lisa x
www.lisajohnsonrichards.com/blog

BLANCHE ha detto...

Oh my god, that enormous pleasure to have your comment on my blog, Lisa! I admire your work, I hope to one day have your own creation, as I'm glad you like the illustrations chosen by me to combine history and your dolls.

Miniature Patisserie Chef ha detto...

These illustrations are beautiful! Thank you for the inspiration! :)

Pei Li

BLANCHE ha detto...

Thanks Pei Li, that enormous pleasure to have comment on my blog. I love your miniatures!!!