Capitolo decimo
Mia cara Amica,
posso dirmi amico vostro, oppure no? Dal momento che i miei pensieri hanno trascorso più tempo in compagnia vostra che di chiunque altro, negli ultimi due o tre mesi, e laddove sono i miei pensieri, là sono io, credetemi, - anche se, come il biancospino, è solo una presenza sulla soglia, per decreto. Ora vi scrivo di fretta - non per rispondere alla vostra ultima generosa lettera - ma per comunicare una visione prima che la sua stranezza svanisca. .......
Anzitutto devo confessare che ho avuto tale visione mentre cavalcavo nel parco di Richmond. E perchè mai devo confessarlo? Un poeta e gentiluomo non è forse libero di cavalcare insieme agli amici ovunque gli aggradi? Ero stato invitato a una galoppata nel parco con alcuni amici, e sentivo un vago disagio, come se i boschetti e gli spiazzi erbosi fossero circondati da un'inesplicata proibizione - come il vostro Villino.....
Sebbene io debba aggiungere, da vero gentiluomo del diciannovesimo secolo, che non sentivo di avere il diritto di gironzolare nei pressi di clematidi e rose, o dello spumeggiante biancospino, cosa che avrei potuto fare agevolmente e accidentalmente - ai marciapiedi si ha libero accesso. Non scambierò con la realtà il mio immaginario pergolato di rose fino a che non sarò invitato a metterci piede - il che forse non avverrà mai. Dunque, ho cavalcato entro i confini del parco pensando a quelle la cui dimora si trova così vicino ai suoi cancelli di ferro - e fantasticando a ogni svolta sulla possibilità di veder uno scialle quasi familiare o una cuffia guizzar via come una delle vostre bianche signore...... con l'immaginazione tra i segreti della stanza in cui la vostra testa è china sulla carta.......
Possessione. Una storia romantica.
di Antonia S. Byatt
Einaudi
P.S. Sono molto grata a queste vecchie cartoline che mi permettono di avere un'idea di come era all'incirca Richmond upon Thames all'epoca in cui si dipana la storia di Blanche e Christabel. Di questo grande parco, dove erano solite passeggiare e dove Blanche ingannava il suo tempo, facendo innumerevoli schizzi naturalistici, in attesa di trovare ispirazione. In realtà, il loro villino non potrebbe essere confinante con il parco, perchè Mount Ararat Road è lontana da esso, ma ignoro se nel 1858 la sua estensione fosse superiore a quella attuale tanto da poter lambire il loro cottage. Comunque sia, mi piace molto la cartolina in cui compare il The Queens Cottage nel Kew Garden: ecco, immagino così l'atmosfera intorno al loro inaccessibile villino.
4 commenti:
Sono immagini bellisimi!.Grazie per condividerli...Baci
immagini stupende, un abbraccio!!!!
Luisa
Le condivido, infatti, con piacere! Grazie, Maria!!!
Grazie, Luisa! Ti abbraccio anch'io, e .....spero di aggiudicarmi il tuo "Giveaway"!!!
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