lunedì, dicembre 07, 2015

domenica, novembre 15, 2015

La salle à manger: le còté droit.

Un titolo francese. Oggi voglio parlare francese. Almeno nel titolo di questo post. In questo rifugio che rilassa la mente dalle notizie che straziano il cuore. Questa poi nella mia mente doveva essere una "maison de campagne" très français , e tale rimarrà, anche se per il momento le ho dato il nome di "Tenuta San Leonardo". Come si nota dalla foto più grande, il cambiamento è radicale, rispetto all'assetto del piano dell'opera, che si può vedere nella piccola immagine di uno dei fascicoli che mostrano proprio la cucina della casetta. Il muro di pietra col camino dona profondità e la cornice costruita per racchiudere la grande stufa ha creato un po' di movimento. Anche se i colori hanno gettato un po' di ombra nella stanza, l'atmosfera ne ha guadagnato. Ho intenzione di utilizzare la maggior parte degli arredi venuti con i fascicoli, o almeno i più accettabili, portando a loro delle modifiche che li rendano più credibili, comprando o costruendo solo lo stretto necessario, per aggiungere ciò che manca ad ogni scena. Questa stanza, dunque, sarà una cucina, ma anche l'unica sala da pranzo. 
Se gli arredi sono molto "élémentaire", le miniature allegate ai fascicoli sono davvero orribili: c'è pochissimo da salvare e modificare. Per il momento ho poche cose carine da esporre ed alcune sono state acquistate per Bethany Cottage, per cui gli arredi rimarranno per il momento pressochè spogli. Preferisco concentrare gli sforzi e le magre finanze sulla conclusione dell'assemblamento dell'intera struttura e riservarmi i particolari a più tardi. Per il muro di fondo della cappa della cucina, dopo aver aspettato inutilmente invano delle piastrelline in cotto che non mi sono mai arrivate, ho creato un muro in mattoni utilizzando dello stucco , una mascherina di Bromley Craft Products acquistata da Piccole Tentazioni e le istruzioni di Léa Frisoni offerte a pag. 83 del suo libro. Ho tolto dalla stufa la maggior parte delle dorature e l'ho corredata di uno stendi-panni a raggiera ispirata dall'immagine  di una room-box realizzata da Mariangela Gagliardi. Alle miniature in metallo dall'aspetto abbagliante,ho dato una veloce passata di vernice nera Humbrol, e un'altrettanto veloce ripassata con uno straccio per toglierne quanto più possibile, giusto per lasciare una leggera patina di usura (metodo della grande "Claudia"!) Per quanto riguarda il lavabo, ho provveduto a togliere gli orribili tendaggi, sostituendoli con qualcosa di meno falso. Le ho aggiunto un  étagère, per ora tristemente vuoto, che ho realizzato interamente in cartoncino da legatoria. Tout pour le moment. A  bientòt!!!

martedì, ottobre 20, 2015

Il muro di pietra....


Il mio muro di pietra è stato anche "il mio muro del pianto"....praticamente l'ho rifatto tre volte, come il pavimento della stessa stanza. Insomma con me è sempre buona la terza! :-D  Vi presento, dunque il muro di fondo di quella che sarà un po' una cucina ed un po' una "breakfast room" per la "Tenuta San Leonardo". Il focolare domestico è ricavato sullo stesso muro. Questa parete, ancorata alla superficie plasticosa della struttura della dollhouse, così come si vede nel risultato finale, è un mix di cartone da legatoria, cartone delle confezioni di uova e DAS  su una base di cartoncino a doppia faccia, cioè da un lato bianco e da un lato grigio.
Muro di pietra "prima versione": qui stavo utilizzando del cartone da imballaggio di prodotti di elettronica, molto più ruvido e aguzzo del cartone di imballo per uova. Il risultato finale sarebbe potuto essere perfetto, ma non avevo creato una vera cappa per il camino e i mattoni del muro a sinistra mi sembravano sproporzionati. Quindi: Stop!!!
Muro di pietra " seconda versione": nel secondo tentativo il muro era tutto in cartone da imballaggio per uova, ma sinceramente mi ero già resa conto in questa fase che sarebbero rimaste un po' piatte nel risultato finale, ma nonostante tutto sono andata sino in fondo. Avevo dato una pseudo-cappa al focolare, ma verso la fine di tutte le fasi di decorazione, l'uso della carta vetrata per ricavare i mattoncini rossi sulla cappa si è rivelata deleteria in fase di "stuccatura". Non mi piaceva....e nonostante avessi completato completamente il muro ho detto: "Stop!!!"
.
A salvarmi dalle mie delusioni in miniatura arriva Claudia , che mi suggerisce l'uso del DAS alla sua maniera per fare i muri di pietra un po' più realistici. Per me era chiaro che non avrei potuto usare il DAS dappertutto, per come era strutturata la mia parete, ed allora ho fatto un collage di materiali diversi.
Ho dipinto con colori acrilici diversi, dopo aver passato uno strato di gesso, ogni singola pietra di DAS. Le ho poi ancorate  al muro con una malta fatta da una miscela di polvere di modellismo di Richard Stacey  e Vinavil, perchè a me serviva un fondo di stuccatura tra le pietre più color tortora, salvo poi rendermi conto che, una volta messo il tetto della cucina, sarebbe risultato buio. Allora, dopo aver passato una buona vernice spray opaca, son ripassata con dello stucco francese molto morbido che ha dato una bella patina bianca rendendo più omogeneo tutto l'insieme.
Ora c'è una brace accesa nel focolare: è il risultato di un "piccolo evento" organizzato da Caterina Milella e Antonio Malacario presso il nostro gruppo FB "Casa delle Bambole Miniature e divertimento". Non ho vinto il premio, ma sono riuscita a trasformare in qualcosa di più credibile uno stupido e improbabile trespolo in dotazione della casetta con la sua opera in fascicoli. Per il momento è tutto e vi lascio un po' del mio calore! ;-D

venerdì, ottobre 16, 2015

La mia bambola:.... Blanche o non/Blanche?

...Se "questo è il dilemma", io rispondo: "Tutte e due!". Avvolta nel suo mantello di seta nero è sicuramente Blanche! Proprio così mi è apparsa quando ho dispiegato la carta velina  che la avvolgeva. Misteriosa e seria. "Oddio quant'è piccola !", ho esclamato, non appena l'ho guardata ( senza omettere un rapido sguardo sotto le gonne, retaggio di un passato di "giochi con le bambole", per scoprire deliziosi mutandoni bordati di pizzo e stivaletti dipinti!). E sì che Alessandra mi aveva messo sull'avviso!: "....è molto minuta, non potrà stare sulla scena con altre bambole.....ha l'unico grande difetto di essere molto piccola!....", mi diceva, ma al tempo stesso le sue dimensioni mi hanno colta impreparata. Ma non in negativo,....anzi, tutt'altro, perchè ero sicura che sarebbe stata perfettamente in scala, almeno con la "casetta-tutorial ". Ma il mio stupore era tutto rivolto ad un unica domanda:"Come ha fatto a dipingerla?"  La mia  cara amica, sempre con un piede sul freno: " L' ho dipinta  un po' grossolanamente, ma ha un viso stupendo.....", " è la bambola con i tratti più "Morissiani" ( dalle donne della cerchia di William Morris ) che abbia mai visto sul mercato......" , "ha un viso picassiano, perchè ha la parte del viso destra asimmetrica, soprattutto la bocca e il mento......" e così via discorrendo, .....ma ormai il suo sguardo mi aveva conquistato.... e poi sono da sempre innamorata dell' "imperfetto"! 
Si può quasi dire che ho visto la bambola nascere ed evolversi, email dopo email, e ancor prima di pensare che forse un giorno sarebbe potuta essere mia. Da "signorina Felicita", come era stata chiamata dalla mia amica, l'ho vista improvvisamente diventare "la Signora":cambiare parrucche, colori dei capelli, del trucco, soprattutto colore di rossetto!!! :-D
Per chi fosse interessata/o a dei dati tecnici, "la Signora" è stata scolpita da Dawn Adams ed il suo modello si chiama "Danielle". Ci sono un paio di esempi dello stesso modello di bambola dipinto da altre doll-makers molto più celebri, ma penso che la mia amica le abbia regalato un fascino singolare, rispetto alle loro interpretazioni dello stesso stampo in porcellana, senza nulla togliere alla loro indiscussa perfezione.

A convincermi che la bambola potesse essere un'ipotetica Blanche, "galeotte" furono il mantello di seta che avevo commissionato ad Alessandra per Christabel, sempre con l'idea di fare di Bethany House una casa-museo e della Fairbanks una sorta di Red  House, e poi una foto di Jane Burden Morris del mio stesso blog che, come potete notare, molto ha ispirato la mia cara amica !  :-D ...


Quindi "la Signora" col mantello sarà Blanche Glover ed è perfetta anche per le notevoli dimensioni della Fairbanks, che per quanto non ho più continuato a pensare al suo restauro, ho sempre continuato invece a pensare a come rendere i suoi interni molto simili alla Red House di William Morris. Per puro caso ho scovato lo stesso disegno del soffitto d'ingresso della Red House(foto a destra) in una "dollhouse wallpaper" (foto al centro) acquistata presso un Etsy Shop che purtroppo nel frattempo ha chiuso.
Ma c'è un altro "purtroppo"....e sì, purtroppo ho avuto paura che la bambola non avesse le dimensioni adatte per la grande dollhouse, ed allora ho chiesto ad Alessandra di vestirla non con abiti compatibili col 1858, ma con abiti da giorno "primi Novecento"!!! :-( ....Ed allora, senza mantello, "la Signora" potrebbe essere Clara, in omaggio alla protagonista femminile di una bellissima fiction italo-spagnola andata in onda sulla Tv nazionale la scorsa primavera e che mi ha particolarmente conquistata (...e sì, sono "film in costume-dipendente"!) Per il momento, quindi, si aggira per le stanze della "casetta-tutorial" che per l'occasione potrebbe essere ribattezzata "Tenuta San Leonardo", come l'amata dimora di campagna della contessa Clara Grandi, in attesa di potervi mostrare gli interni con mio gran divertimento! Solo ipotesi, dunque....niente di certo, per ora!!!;-D 

martedì, agosto 25, 2015

Mini-incontri: dal virtuale....al reale! ;-)

Questa "bizzarra" estate mi ha portato due piacevoli sorprese! La possibilità di incontrare due dolci personcine conosciute virtualmente attraverso la pagina Facebook del gruppo "Casa di Bambola- Miniature e divertimento". Complice la loro scelta di passare delle brevi vacanze estive nella mia terra, il Salento! Ed ecco che con un semplice appuntamento ed uno scambio di messaggi, un incontro virtuale si è tramutato in qualcosa di reale. In questa foto sono con Ilaria, tra i fondatori di un gruppo antesignano di quelli attuali: "Caseinminiatura". Abbiamo avuto un primo incontro nel mio paesello, consumando una breve cenetta in un giardino segreto all'ombra di una vecchia dimora. Chiacchierando di tutto, ma soprattutto del nostro hobby,ci siamo conosciute meglio coinvolgendo le nostre rispettive famiglie.

Le chiacchiere di una serata non sono bastate, e grazie alle sue prolungate vacanze, con Ilaria ci siamo date un nuovo appuntamento la notte di San Lorenzo. Lo abbiamo passato passeggiando tra le stradine di pescatori della Vecchia Gallipoli, affollate e gremite di turisti, ed anche qui si è fatto tardi, e le ore sono trascorse piacevolmente senza che neanche ce ne accorgessimo.

Il secondo "mini"-incontro è stato con Claudia di Le mini di Claudia, che avevo avuto anche l'opportunità, in precedenza, di intervistare. L'appuntamento con lei era in occasione di una famosissima Sagra di paese dalle mie parti. Riconoscerla a primo colpo, tra decine di migliaia di volti, di persone, in un luogo ampio, gremito all'inverosimile, è stato davvero surreale! A dare convivialità al rituale di presentazioni c'era del buon "cibo di strada". Abbiamo poi proseguito la conversazione, comitiva al seguito, davanti ad un limoncello fresco in una veranda di famiglia nel centro storico di Seclì, per poi concludere la serata con  un vassoio di pasticciotti appena sfornati, a mezzanotte, tra le antiche corti barocche di Galatina. Come potete leggere, ci sono dei buoni motivi per venirmi a trovare! ;-D
Intanto la mia casetta-tutorial ha visto proseguire molto lentamente i lavori, complice il caldo, la mancanza di materie prime e il mio continuo "creare e distruggere"! Sono sempre alle prese con la cucina, di cui vi ho mostrato solo il pavimento, ma per cui ho già preparato un po' di elementi, compresa una parete di fondo in pietra che ha visto la sua creazione in ben tre varianti: spero caldamente di aver trovato la soluzione finale! Tutto è in attesa di essere rifinito, per cui rimando ad un prossimo post tutti i particolari.

martedì, luglio 07, 2015

Who's the girl?

Doll by Sepia Miniature

".....Queen rose of the rosebud garden of girls, 
Come hither, the dances are done, 
In gloss of satin and glimmer of pearls, 
Queen lily and rose in one; 
Shine out, little head, sunning over with curls, 
To the flowers, and be their sun.
......"

Brano tratto da:
'Come into the Garden, Maud' by Alfred Lord Tennyson: 

P.S. Chi è questa dama misteriosa  che si aggira accanto ad un muro di rose? Potrebbe essere lei?
        Potrebbe essere Blanche Glover? Vi lascio con i miei dubbi sotto un caldo torrido.
        Buone vacanze!!!
(Photo Personal)

domenica, giugno 28, 2015

Mini-shopping per la "Casetta-Tutorial".

Questo piccolo cesto di fragole è di "Le mini di Claudia". Sarà un elemento della "Casetta-Tutorial". Questa casa sarà dedicata a fiori, frutta e fossili.....ohibò!!!....tre nomi con la "f", ma è solo un caso. ;-D   Dapprima ho pensato di dare a questa casetta il meglio del peggio. Ora che qualcosa sta prendendo forma comincio a pensare che questo gran bel pezzo di plastica meriti anche qualcosa di buono, come belle miniature.... Come questo delicato cestino colmo di fragole accompagnate da un delizioso fiorellino sfuggito nella raccolta. Una composizione molto naturale, come fosse vera.                                                   Brocca Le Minis di Cockerina - Stivali MiniMumLoon

mercoledì, giugno 24, 2015

Blanche's Interview. " Le mini di Claudia" in esclusiva per Diario Vittoriano



"Tu la conosci Claudia?".....
Colgo al volo il titolo di un noto film con un trio comico italiano per porre la stessa domanda ai miei lettori, perché, se non conoscete " la mia Claudia " , dovete assolutamente conoscerla.
Io per conoscerla meglio ho detto " sì "  ad un suo cesto di fragole e le ho proposto uno dei piatti consumati a colazione da Blanche e Christabel in Possession, per vederlo materializzarsi in miniatura, dopo un paio d'ore, cotto a puntino ( ma di questo vi parlerò in un altro post! ).
In  Italia sono tanti i miniaturisti di professione o per hobby molto, molto bravi, ognuno nel proprio campo, altri più poliedrici, anche  riconosciuti IGMA Artisan, ma qui voglio decantare le virtù "della Claudia miniaturista che conosco io", mia conterranea, partita dai fascicoli Del Prado nel bel mezzo del nulla, ma pronta a dipanare tutto il suo mondo in miniatura appollaiata nella sua bella casetta in cima ad una collina della Murgia barese, ritagliandosi così un po' di spazio relax lontano dagli impegni del suo vero lavoro.


- Claudia, oserei dire che sei piombata, come venuta dallo spazio, sia con la tua pagina Facebook che con il tuo blog, nei vari gruppi di miniaturisti e appassionati del genere ricevendo tanti complimenti, tante domande.
Ti ha condizionata questo improvviso piccolo grande successo dopo anni di silenzio ?......

E' vero!!! Mi sono catapultata nello spazio virtuale improvvisamente, con tutte le mie creazioni realizzate nel corso degli anni. Ma è stata davvero una decisione improvvisa, così, senza rifletterci più di tanto, stimolata e incoraggiata, tra l'altro, da mio marito! Tutto è iniziato con una semplice mail scritta a Caterina Milella, (dopo aver scoperto, con enorme sorpresa, che abita ad appena una ventina di chilometri da casa mia!). Lei mi ha introdotta del gruppo Casa di bambole - Miniature e divertimento , poi ho aperto la mia pagina Fb , il blog e il negozio su Etsy. Con la conseguenza, davvero sorprendente, di un piacevolissimo successo! Più che condizionata, le domande, i complimenti, gli apprezzamenti sinceri di tutti mi hanno stimolata! Mi hanno dato una carica enorme ed inaspettata, delle ispirazioni a creare miniature che neanche avrei potuto immaginare...Proprio come la famosa macchina per la pasta, nata dalla spontanea domanda di un membro del gruppo Fb "se l'avessi mai realizzata"! Insomma, davvero la mia "vita creativa" è cambiata tantissimo. La condivisione e il confronto, oltre al piacere di ricevere tanti complimenti, mi hanno letteralmente aperto gli orizzonti!

-Trasformi con rapidità un sacco di pezzi di scarto che normalmente finirebbero nella spazzatura. Sembra che tu abbia un radar che seziona ogni oggetto d'uso comune per trasformarlo in miniatura. C'è qualcosa che non sei riuscita ancora a smontare e a trasformare in qualcos'altro? :-D .......

È vero, in ogni oggetto reale cerco sempre di vedere un possibile e realistico utilizzo in miniatura, ma credo sia una malattia comune a tutti gli appassionati di questo hobby o, meglio, "arte". In realtà, il riciclo mi piace, è vero, ma cerco sempre di utilizzare pezzi che so di avere sempre a disposizione. Mi infastidisce il pensiero di usare un oggetto di riciclo "temporaneo" e non poter duplicare il pezzo, in altri termini, essere dipendente da un componente troppo particolare. Uso molto, invece, la minuteria per bigiotteria, sempre disponibile. Un esempio è  lo snocciolatore, ideato e creato per una piccola composizione con ciliegie. Se avessi utilizzato pezzi di riciclo "unici" non avrei potuto replicarlo. Comunque, sia ben chiaro, non rinnego certo l'utilità del riciclo! Mi è capitato di smontare di tutto, anche vecchi orologi (gli ingranaggi nascondono un tesoro) ma sicuramente ci sono tanti altri oggetti che aspettano di essere scoperti, che si nascondono dietro altre forme!

Una novità! Un denocciolatore per ciliegie in miniatura by Le mini diClaudia

-Diciamo un po' tutti quanti che in miniatura non si arriva mai, che c'è sempre qualcosa da imparare, da perfezionare: cosa ancora deve imparare Claudia, se mai possibile?......

 È proprio così, non si finisce mai di imparare e di migliorare, in miniatura come in tutte le cose della vita!.... E certamente vale anche per me! È naturale che si scoprano nuovi materiali e si imparino altre tecniche che contribuiscono a migliorare il realismo delle creazioni. Ma ripeto, è così in tutti i campi, lo sviluppo e il progresso non si fermano mai, non può e non deve esserci un limite, un arrivo. Neanche nel mondo in miniatura. Quando guardo i lavori realizzati solo qualche anno fa e li confronto con quelli di oggi mi sembra incredibile l'enorme differenza... Eppure allora mi sembrava di aver raggiunto il massimo livello nella mia capacità di riproduzione di miniature! E sicuramente devo migliorare ancora su tante cose... E impararne di nuove!


- Sei bravissima a metter su in poco tempo roombox e scenette molto realistiche. Hai una Dollhouse? Hai mai pensato di cimentarti in qualcosa di più complesso architettonicamente?.....

 In effetti prediligo  progetti come roombox e piccole scene, perché le ispirazioni si avvicendano con molta rapidità e ho necessità di applicarmi per un tempo relativamente breve su un lavoro, per vedere subito il risultato e passare ad un altro. I progetti a lungo termine (perché più complessi e impegnativi) sono sicura rimarrebbero incompiuti! La casa nel cassetto che sto illustrando nel mio blog è stato il mio primo lavoro, diciamo così, ad ampio respiro. E per fortuna sono riuscita a completarlo dopo un anno. Ha rischiato seriamente di essere abbandonato, ma il blog mi ha aiutato molto nel portarlo a compimento. In realtà ho tante altre ispirazioni di progetti architettonicamente più complessi, ne ho anche iniziato uno che nella mia mente doveva essere una casa provenzale... Grande, con ambienti molto ampi, ma ahimè, la struttura già tutta pronta, autocostruita, è rimasta grezza in un angolo del mio laboratorio... Poi mi piacerebbe tanto realizzare una masseria pugliese, una casa al mare, un faro... Non credo mi basterà una vita. Per ora soddisfo la mia brama di miniaturizzare con piccoli ambienti in cui so di poter curare al minimo ogni dettaglio.

La "Craft-room" di Claudia, da cui si gode un bel paesaggio collinare : dalla finestra il suo paese sembra essere tutto ai suoi piedi!

- C'è qualche artigiano miniaturista che ammiri, che tieni come punto di riferimento? Ci sono delle miniature che vorresti avere, anzichè fare?.....

 Sì!,  ci sono tanti artisti miniaturisti che ammiro, la maggior parte in verità, scoperti da poco, grazie a Facebook. All'inizio, ai tempi della mia iscrizione all'associazione Minitaly, l'unico punto di riferimento che avevo era Cristina Minischetti. L'ho ammirata e l'ammiro tantissimo e ricordo che lei è stata la prima ad insegnarmi, spiegandomelo via mail, a realizzare il salmone! Poi ho tanti altri riferimenti che mi danno ispirazione... Sempre per il cibo, sicuramente la grande Silvia Cucchi, che ho avuto il piacere di conoscere a Miniaturitalia, ed un'altra fenomenale artista ungherese, Erzsebet Bodzas, che trovo molto vicina al mio stile e alla mia idea di miniaturizzazione : creare piccole composizioni, scene che trasmettono calore, soprattutto quelle che hanno come soggetti i prodotti della natura. Per il resto, sono innumerevoli gli artisti che ammiro : Lea Frisoni, Maritza Moran, il mitico Tomo Tanaka di Nunu's House. Passare anche una sola giornata con loro sarebbe un sogno!
Riguardo alle miniature che vorrei possedere piuttosto che fare, sicuramente le ceramiche e gli oggetti in vetro, ma solo perché non ho i mezzi per realizzarle!!! Se avessi gli strumenti farei anche quelle di sicuro! ;-D

- Come già detto, hai ricevuto tanti complimenti e commenti sulla tua pagina FB, ma uno sembra averti fatto molto, molto piacere: quello di Manuela Micheli che ti ha considerata già pronta per l'estero, intendendo le varie fiere. È' così?
Cosa vedi o speri per l'immediato futuro per "Le mini di Claudia"?  Col tuo Etsy Shop hai avuto già un mini- assaggio del tuo lavoro proiettato all'estero: a tal proposito, quanto lontano sono arrivate le tue "mini"?.......

Sì è vero, le parole così sincere di  Manuela (con cui ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere a Miniaturitalia) mi hanno dato la risposta e il riscontro positivo che fino ad allora non avevo avuto. Che i miei lavori siano considerati degni di essere esposti in fiere internazionali significa che probabilmente ho almeno in minima parte raggiunto quella precisione e quel realismo che ho sempre ammirato in grandi artiste. Ma, ripeto, ho ancora molta strada da percorrere... Per il momento le soddisfazioni non mancano anche grazie al mio negozio Etsy! Devo ammettere che ho avuto un buon riscontro anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Cosa spero per l'immediato futuro? Beh di continuare così, non posso volere di meglio! Poi tutto quello che verrà sarà ben accetto. Purtroppo il tempo da dedicare alle miniature non è mai abbastanza (il mio lavoro vero è abbastanza impegnativo), ma va bene così. L'importante per me è continuare a coltivare questa passione che, come già detto da qualcuno nel gruppo Casa di bambola, è un vero e proprio salvavita! Se poi i miei lavori sono anche in grado di suscitare belle emozioni, non può che farmi felice!

L'inventiva di Claudia!!! Ecco come ha risolto la realizzazione delle piastre della sua cucina AGA per l'evento "Cucina...con noi - Riproduzione di una cucina di campagna inglese" organizzato da Martina Fermani e Franca Gamberoni

- I tuoi link preferiti! ......

Dunque, i link... Il tuo blog al primo posto! ;-D
Poi one inch minis, il blog di Kris Compas ,numero uno per le miniature in cartoncino.
Studio E di Elizabeth, blog anch'esso molto interessante per l'inventiva , la ricchezza e precisione nei particolari.
Siti pochi... Tra l'altro non ho mai comprato miniature online... Comunque spesso do' un'occhiata a Miniatures Marketplace, Piccole Tentazioni, Magic Dolls'House.
Ultimamente, grazie ai fantastici gruppi Facebook sto ampliando le mie conoscenze!

(Photos by Le mini di Claudia)

venerdì, maggio 29, 2015

Un kit ed alcune miniature per la casetta-tutorial

Ecco alcune miniature e complementi destinati ad abbellire la casetta-tutorial. Un altro kit, dopo il baule, da affrontare: è una piccola dispensa di "L'atelier du chat botte". Sono sempre di Catherine Ferouelle anche i tessuti, sono pensati per rifare il look ad alcune forniture della cucina, che ormai chiamo "salle de petit déjeuner", come pure gli strofinacci, un simpatico omaggio della creatrice francese.
Per la casetta-tutorial ho collezionato carte e tessuti nel corso del tempo, ma senza aver trovato mai una soluzione precisa. Questo tessuto di seta di Brodnax Prints acquistato da Piccole Tentazioni dovrebbe essere per la camera da letto, ma poi....chissà!  :-D  I due rotolini argentati di "Dresdner pappe" sono invece di NoelNoel e mi serviranno per alcuni lavoretti fai-da-te pensati sempre per la casetta.
Questa  baby-vasca è di Alemikimikrì: sarà destinata ad avere un ruolo diverso ed anche a un particolare ambiente che verrà ricavato nel piano mansardato.
Per ultimo, ma non meno importante, questo romantico lampadario è per l'insolita cucina della casa. Mi piace molto, molto, molto! L'ho comprato da MiniEdenTienda. La viola in barattolo è un dolce omaggio di Susi Martinez. Grazie!!!


venerdì, maggio 22, 2015

Un regalo dolce come....il "miele"! ;-)

"Baule Belle Jardiniere" by La casa di Lu
Un piccolo baule carico di teneri ricordi....è arrivato come una bella giornata di primavera. Questo regalo mi è giunto dalla mia amica Luisa. Un gesto speciale, di buon augurio, per la "Belle jardiniere" che abiterà nella famigerata casetta-tutorial (nome generico che durerà ancora per poco! )  ;-)
Grazie ancora, "bella Luisa"!

martedì, maggio 19, 2015

Un kit e nuove miniature per "Bethany House".

Ho finalmente il mio vecchio obiettivo dopo tanto tempo, ma ho fatto delle foto con una terribile messa a fuoco, la luce sbagliata e delle miniature difficili da fotografare!  :-( .....Ma avevo voglia di fare un post, un po' per scrollarmi di dosso le brutte giornate che ho trascorso, e queste miniature sono nel mio cassetto anche da un bel po' di tempo: mi sembrava giusto tirarle fuori. Non sono il frutto del girovagare in una bella fiera di settore, ma dei miei vari contatti online. Mi serviva un bel baule morissiano per Christabel (nella sua camera ne vengono rinvenuti diversi) ed ho deciso di acquistare il kit di Cats Paw che ne propone, o forse ne proponeva, in più varianti: io sono riuscita ad avere la mia fantasia preferita grazie all'aiuto di Beatrice Corsini di Piccole Tentazioni. Ancora non sono riuscita ad affrontarlo, ma spero di riuscire a dargli una bella patina invecchiata un po' simile a quella degli illustri esempi di Catherine di Kilmouski&Me e Monique di Fabulously Small
Ecco qui delle miniature destinate ad essere sempre del corredo di Christabel: le grucce sono di Artesanos Felipe Royo, acquistate da Karon Cunningham Miniatures; dei documenti con sigillo e ceralacca di Montserrat Folch (miniatura oramai celeberrima) che mi sono sembrati indicati a rappresentare il testamento di Christabel; dei fazzoletti di seta cifrati (tra cui la poetessa era solita nascondere le lettere di Randolph) , ricamati da Jonquil di Latchkey and Jonquil   (P.S. Grazie Jonquil! Io non avrei mai pensato a Randolph e ai suoi fazzoletti, un po' perche il personaggio del libro, non tanto quello cinematografico, non è che poi mi sta tanto simpatico!) ;-D

Accanto all'arazzo di Miniaturecorner , riproduzione su stampa di uno dei tanti prodotti da William Morris in collaborazione con Edward Burns-Jones, una serie di miniature commissionate a Caterina di Le Minis di Cockerina, destinate a Blanche : una copia di un giornale londinese dello stesso periodo del decesso della pittrice, e due libri fondamentali della sua particolare biblioteca: una riproduzione di una raccolta delle poesie di Tennyson e di un'opera di Mary Wollstonecraft

Quest'ultima miniatura è un poggiapiedi di Montheron: è un po' particolare, napoleonica direi, sembra più un piccolo pouf....non so se lo destinerò alla camera di Christabel, dove mi serviva, forse lo dirotterò nella casetta-tutorial, ma resta un pezzo insolito e interessante. Nel suo bel pacchetto è venuto dall'Olanda accompagnato da una minuscola cupcake alla fragola! :-)


mercoledì, marzo 25, 2015

1° tutorial per la casetta-tutorial.

 Come vi ho già accennato in un post precedente, dedicato a questa casetta battezzata "casetta-tutorial", ho tutte le migliori intenzioni di far pratica in questa dollhouse giocattolo, sperimentando tutti i tutorial di vari blogger e miniaturisti che attirano la mia attenzione, con lo scopo di dargli un aspetto ed un assetto migliore, data la struttura traballante. Ho portato a compimento il primo tutorial che mi ero prefissa: replicare, in qualche modo, il pavimento dell'ingresso della casa in miniatura protagonista del libro di Léa Frisoni. Ho trovato un' immagine ispirante per dare un nuovo aspetto al pavimento e all'intero ambiente della cucina di questa casa, che si avvia ad esserne anche la sala da pranzo, con uno stile più da "breakfast room". Per pigrizia ho cercato di aggirare l'ostacolo pensando di utilizzare delle carte già pronte con disegno a "carrellage": ne ho comprate varie e di vari fornitori ma, per quanto belle, restavano sempre troppo finte.
 Non sono riuscita ad essere super precisa, come mi sarebbe piaciuto essere, perchè anche con i materiali che stavo usando dovevo fare pratica: per esempio, mentre lavoravo ho scoperto che il Vinavil NPC, che stavo usando come collante, non conveniva distribuirlo su un'area più vasta perchè aveva un'asciugatura che non consentiva di riposizionare le tesserine del mosaico, se non eri stata troppo precisa nel posizionarle, ma conveniva procedere poco alla volta, se non addirittura una alla volta. Ho dovuto anche adattare le istruzioni suggerite da Léa Frisoni alle esigenze della mia struttura di base, che è interamente in plastica. Ho sostituito, innanzitutto, il vecchio pavimento prestampato su un cartoncino bristol di un mm. di spessore, in dotazione della casetta, con un cartoncino da legatoria resistente e spesso di 2 mm. di spessore.
 Ho lavorato direttamente su questa nuova e solida base, applicando uno schema di pavimento, offerto dal sito Tiny Ceramics Miniature Tiles, per aiutarmi, data la mia totale inesperienza. Inoltre volevo le "tavelle di dimensioni un attimino più grandi, come quelle vere in vendita da Henry Bart Miniatures, anche se non proprio così grandi, ma che più si avvicinavano al pavimento dell'immagine che sto usando come motivo di ispirazione. Ho utilizzato lo stesso schema per ritagliare anche gli ottagoni delle piastrelle, stampandolo direttamente sul foglio da acquerello da 200g/m che ho preferito usare per non creare ulteriore spessore alla base. Per ottenere il pavimento desiderato, oltre ai consigli di Léa Frisoni, ho "strizzato l'occhio" ;-) anche ai preziosi suggerimenti di Giac Dell'Accio e di Catherine Mooghiscath.

Come ha fatto l'amico Giac, ho preferito dipingere prima il foglio tutto intero utilizzando vari colori acrilici, e poi ho tagliato le varie tesserine del mosaico, mentre, come Catherine, sono partita da una base bianca su cui ho aggiunto i vari colori che mi hanno permesso di ottenere la sfumatura preferita. Per le rifiniture ho seguito le istruzioni di Lèa, usando, però, uno stucco in polvere da preparare al momento di Richard Stacey , per  poter avere delle fessure scure tra i mattoni. Per il resto tutto è stato molto terapeutico ed anzichè farmi venire un gran mal di testa, me lo ha fatto passare!  ;-D

sabato, febbraio 21, 2015

Blanche's Interview. Romana Brunello's Private Collection in esclusiva per Diario Vittoriano.

Il Natale di Baby Lou ( Casa degli Orsi )


Il mio primo post di questo nuovo anno si apre con una nuova intervista. Questa volta assolutamente inedita, nel senso che il personaggio coinvolto  è un collezionista riservato. Lei ci tiene infatti a sottolineare di essere “una semplice appassionata di miniature e collezionista dal 2010”. Non ha un blog o un sito e la sua strabiliante collezione non era mai stata resa pubblica.
Ho conosciuto Romy in maniera inusuale, colpita immediatamente dalle sue scelte, le piu disparate, ma tutte con un invisibile filo conduttore di grande libertà alla fantasia. E’ nato immediatamente un dialogo tra noi,che ora condivido, in parte, qui, con i miei lettori. Ma vi invito a guardare prima le immagini e poi, se volete, continuare a leggere, soffemandovi sulle sensazioni di questa festa per gli occhi.
Ancor prima di avere una visione d’insieme della sua collezione, anche solo  attraverso il suo racconto , ero già sicura di ciò che mi sarei trovata di fronte, ma al tempo stesso non ero preparata a quest'incredibile atmosfera sospesa in un tempo ormai remoto. Se pensate di stare guardando un’antica room-box, un antico shop di giocattoli o simili, vi state sbagliando. Tutto quello che vedete sono quasi tutte miniature prodotte in questo ultimi due, tre anni. Il loro involucro sono due cabinet di misure diverse. Davanti il loro fiabesco contenuto iniziamo questa conversazione che racconta la storia racchiusa tutt’intorno, come un incantevole libro pop-up.
(Fate Click sulle immagini per ingrandirle!)
La Pasqua della piccola Ida ( Casa degli Orsi )
 

-Com’è nata questa tua irrefrenabile passione per le miniature?.... tra l’altro in tempi recenti, come tu stessa hai sottolineato!
Sono rimasta attratta dal mondo delle miniature perché appagano il mio amore per il dettaglio e perchè in gran parte sono caratterizzate da un fascino retro' che - da buona nostalgica - subisco beatamente. All'origine di questa avventura lillipuziana ci sono i minuscoli orsetti di mohair che ho trovato qualche anno fa durante una vacanza in montagna a Ortisei.Tutt'ora non possiedo una vera e propria dollhouse, e inizialmente mi ero limitata ad acquistare una vetrina vintage piuttosto contenuta, di importazione indiana, in cui avevo riposto non solo gli orsetti, ma anche altri ninnoli. Piano piano però gli orsi hanno preso il sopravvento su tutto il resto e si sono circondati di tante belle cose a loro misura, di modo che la vetrina indiana è diventata "La casa degli orsi". E' una casa costituita da quattro piani "stagionali", caratterizzati dai simboli delle principali festività .Non so per chi guarda quanto le immagini rendano l'idea, comunque l'atmosfera che prediligo per i miei "ambientini" è festosa, non necessariamente realistica, ma a modo suo viva, con interazioni fra i personaggi (pelosi e non) e la disposizione informale degli oggetti. Non avevo idee guida chiare quando ho iniziato - e per la verità non credo che riuscirei ad attenermi con rigore ad uno stile preciso- perché sono attratta da miniature abbastanza eterogenee fra loro, e benché il risultato finale del loro accostamento sia forse più ludico che raffinato, io ne sono comunque felice... perché si tratta del mio tesoro!
Ferragosto di Marcellino ( Casa degli Orsi )



-E poi le miniature sono come i cioccolatini in una bella scatola….uno tira l’altro….
E già….Mi ero ripromessa, una volta ultimata la casa dei pelushini, di concludere la collezione… però poi non ce l'ho fatta! E così ho acquistato la replica in abete di un espositore antico, oramai denominato "La palazzina delle bambole". Per la verità non riesco a dare un'impronta abbastanza "seria" e adulta nemmeno a questa nuova residenza, che a sua volta si avvia a diventare piuttosto vivace, piena di colori e movimento… Ma del resto ciò che conta negli ambienti in miniatura è che ci sia "un'anima" di fondo, quale che sia, in grado di evocare un mondo caro al cuore. Vorrei però precisare che per me la soddisfazione maggiore non consiste tanto nel possedere le singole cose, quanto nel piacere di posizionarle, accostarle, combinarle fra loro: è questo gioco creativo - che presumo comune a tutti coloro che si dedicano anche ad una dollhouse - che a mio avviso rende questo settore del collezionismo particolarmente spassoso.

Halloween di Adriana di Colonna ( Casa degli Orsi )



 -Dunque ogni vetrina, ogni ripiano hanno un titolo , come un libro e i suoi paragrafi…..
 Sì, esatto! La vetrina piccola è La Casa degli Orsi, costituita da quattro ripiani a tema stagionale e relative festività (Natale, Pasqua, Ferragosto, Halloween).La vetrina grande è formata invece da cinque ripiani cui corrispondono ambienti dai temi diversi, cui ho dato titoli per così dire "espressionisti", in quanto non descrivono il contenuto in senso stretto ma evocano piuttosto lo spirito dei minuscoli abitanti (e ho preferito l'utilizzo della lingua inglese essendo più concisa rispetto alla nostra). Partendo dal ripiano più in alto (la cui composizione consiste in sintesi in una stanza del cucito), il titolo è "Preparing the Dress for the Cotillion" (ovvero, preparativi per il vestito del Ballo delle Debuttanti). Poi, passando al secondo ripiano, il titolo è "Breakfast at the Youth Club" (cioè colazione al Circolo Giovanile, benché oggettivamente si tratti di una colazione nella cameretta di una google-doll di nome Nibeth, in compagnia del suo micio e di tanti giocattoli ovviamente animati). Gli altri tre ripiani sono in fase conclusiva, ma non ancora del tutto completi e -un po' come accade con le ultime figurine mancanti degli album - non è facilissimo trovare i pezzi giusti. Ad ogni modo i titoli-guida sono già stabiliti: quello del terzo ripiano è molto semplice, "Cottage Life" (qui l'atmosfera è particolarmente shabby e anche un po' naturalistica); per il quarto, "Twinkle Twinkle Little Star" (il riferimento è alla ninna-nanna che la bambola al centro canta al bebè nella culla... e meno male a me, fino ad ora, non è giunta alle orecchie nemmeno una nota, segno che la mia natura naif qualche limite se lo pone ancora!  :-D ); e infine ho ribattezzato - in maniera abbastanza convenzionale, per la verità - "Granny's Memories" il ripiano più in basso,  la cui storia ruota intorno ad un classico baule della nonna pieno di capi e accessori demodé.

Preparing the dress for the Cotillon ( La palazzina delle bambole )




















-Come e dove avvengono i tuoi acquisti? Conosci personalmente qualche negozio specializzato? Hai visitato qualche fiera del settore?
I miei acquisti avvengono quasi esclusivamente tramite l'e-commerce, perché i negozi del settore sono rari e le occasioni di viaggio sempre piuttosto limitate. Questa estate però sono riuscita a trascorrere qualche giorno a Basilea, dove avevo l'obiettivo primario di visitare il Puppenhausmuseum, che è una meta oltremodo carina per chi si diletta con una dollhouse (oltre al fatto che tutta la città nel suo complesso è davvero incantevole), e di ritorno a casa ho portato qualche ricordino che ho trovato nel negozio sottostante al museo.Per la primavera avrei invece in proposito un giro all'Expò di Milano e - se andrà in porto - ci terrei a ritagliarmi una sosta presso il famoso negozio di Mariangela Gagliardi, che ancora non ho visto. Non sono mai stata a nessuna fiera di miniature, anche se la tentazione ci sarebbe eccome, solo che probabilmente la possibilità di fare acquisti per via interinale mi rende più pigra del dovuto.
Ho notato nel sito di Miniaturitalia 2015 la presenza di qualche nome internazionale piuttosto noto, come, ad esempio, Taller Targioni o il rivenditore canadese The Little Dollhouse Company, e spero ce ne siano ogni anno sempre di più, perché credo possano fare da volano ed accrescere il seguito e il prestigio della manifestazione nel suo complesso.

Breakfast at the Youth Club ( La palazzina delle bambole )


-Cosa senti di consigliare a chi acquista online, soprattutto se non ha altra scelta? Quali sono le tue esperienze personali sull’argomento? Pro e contro….
Le ordinazioni a distanza hanno in effetti qualche controindicazione inevitabile (talvolta l'oggetto non risulta all'altezza delle aspettative o si rivela in una scala non perfettamente adeguata), ma volendo guardare il lato bello della medaglia, via internet è possibile comprare direttamente dagli artigiani/artisti a prezzi relativamente contenuti, e inoltre la collezione che poi ci si ritrova è formata da pezzi provenienti da ogni parte del mondo, il che a mio parere costituisce un valore aggiunto. A volte, se mi capita di imbattermi, detesto  i sistemi di acquisto che non risultano automatici, che necessitano di attesa fra risposte e contro-risposte... uufff, se mi pare che la questione diventi macchinosa, preferisco rinunciare in partenza (tranne nei rari casi in cui mi viene proprio la fissa per un oggetto in particolare, ma si tratta appunto di evenienze sporadiche). Da questo punto di vista, quasi tutti i rivenditori americani sono di regola efficienti: nei loro siti per ogni prodotto - compresi quelli più esclusivi - viene rigorosamente indicato il prezzo e il pagamento scorre via come l'olio.

Twinkle Twinkle Little Star ( La palazzina delle bambole )



-Nonostante tutto io noto dei criteri di scelta ben precisi nella tua collezione! Vuoi raccontare cosa prediligi in assoluto?
Ecco...io di regola non è che cerco proprio l'economico, però evito pure di sconfinare nella fascia "lusso", tranne in via eccezionale e solo nel caso di "item" dotati di occhi - per esempio, costituiscono una tentazione per me le bamboline di Gale Elena Bantok! - ma per il resto mi sembra irrilevante il fatto che, tanto per dire, un comò o una cucina in formato mignon siano solidi, resistenti all'uso e prestigiosi quanto un comò o una cucina in scala reale: possono destare ammirazione, questo sì, ma alla fine direi che non mi "smuovono" più di tanto... sarà che prendo sul serio il collezionismo nella misura in cui rimane anche un po' un gioco, e perciò pur dando valore al dettaglio sono più propensa a spendere per un pezzo creativo - magari non pregiatissimo di per sé, ma che ha presa a livello emotivo - piuttosto che per il virtuosismo artigianale fine a se stesso. Dopodiché c'è anche qualche artista che reputo fra i " top dei top "che riesce a coniugare il pregio assoluto con la fantasia e la capacità di rendere un'atmosfera, e in questo senso trovo che sarebbe da incoronare Maritza Moran, i cui pezzi migliori infatti, non appena esposti in vendita in Etsy, risultano "sold" in men che non si dica, e praticamente non c'è speranza di acquisto per noi che viviamo ad un fuso orario troppo diverso da quello della California ... ecco.... per qualche esemplare dei suoi, un giorno, potrei addirittura affrontare la trafila barbosa di domande, risposte e contro-risposte di cui bla bla dicevo prima.
 
Cottage Life ( La palazzina delle bambole )




-Insomma Etsy è il canale di acquisto in miniatura da te preferito. Qualche artigiano che apprezzi in particolar modo, oltre a quello appena citato?
Etsy è davvero un contenitore ricchissimo per quanto riguarda l'handmade, ed in più è organizzato con la massima chiarezza sotto al profilo commerciale.Fra gli inserzionisti di miniature per dollhouse presenti nel sito, si avvicinano in modo particolare al mio gusto le creazioni delle sorelle americane di Storybook Miniatures, di cui possiedo alcuni pezzi fra quelli che amo di più.Un'altra artista che apprezzo moltissimo è Julie Deighton di "shabbychicminis": pensa che avevo appena terminato la Casa degli Orsi, ripromettendomi di concludere così la mia "esperienza in miniatura", quando Julie ha aperto il suo web-shop, lasciandomi letteralmente estasiata di fronte alle proposte che aveva listato e, manco a dirlo, ho finito per fare l'ordinazione, dando così il via all'inizio di un nuovo ciclo e alla seconda vetrina (e ormai sono avviata pure ad una terza!). Il fatto è che alle volte ci si trova davanti a pezzi talmente sorprendenti e perfetti nelle loro dimensioni minime che resistere all'acquisto e dimenticarli diventa davvero difficile. Per esempio, ultimamente sono rimasta incantata da una straordinaria valigetta del dottore e da un poetico catino con le peonie che emergono dall'acqua, confezionati entrambi da Martina Dellai di IndacoArtStudio.

Granny's Memories ( La palazzina delle bambole )


-A proposito di mini-made in Italy….Ho notato immediatamente qualcosa di familiare tra le tue miniature: l'uovo di Pasqua è di Caterina ( Le Minis di Cockerina ), la mia amica e conterranea! ;-)
Caspita, certo che hai occhio! Sì sì, infatti, l'uovo di Pasqua è di Caterina! Ed è sua anche la scatola ai piedi del coniglio: pensa che quando è arrivata era PROFUMATISSIMA e per un po' è stato un piacere aprire l'anta della vetrina e tirare un'annusata! :D (col tempo purtroppo l'effetto è svanito).

 -Conoscendo Caterina non mi meraviglierei se dentro l'uovo c'è pure la sorpresa!....Sicuro di aver controllato?!
:D

-Qualche tuo link utile al di fuori di Etsy? Qualche suggerimento?
Ah poi,.certo, ci sono numerosi artisti che in Etsy non figurano (è il caso per esempio della francese Veronique Lux - creatrice di coniglietti antropomorfi e pecorelle irresistibili - che per fortuna si è attrezzata con un sito tutto suo) e quindi sì, mi capita ogni tanto di fare anche acquisti altrove. Suggerimenti.....Quanto alle bambole - per chi ricerca quelle d'epoca - trovo sia un sito valido e affidabile Ruby Lane, che presenta tra l'altro un'offerta piuttosto ampia.
Per chi invece avesse la passione dei Teddy-bears in miniatura, segnalo un'artista russa, Olya Isaenkova, che espone e vende all'interno di BearPile: gli outfits dei suoi orsetti sono a dir poco strepitosi, guardare per credere!

Altri indirizzi di Romy:

Atelier Art Miniature
Almudena Gonzalez Miniaturas
Karon Cunningham Miniatures
Emma Jane Miniatures


(Foto su gentile concessione di Romana Brunello)