mercoledì, aprile 30, 2014

Blue Plaque


Blue Plaque by Le Minis di Cockerina
 Io e Caterina! Sembra il titolo di un film, ma in molte occasioni io e Caterina ci siamo trasformate in "il braccio e la mente", ma vanno bene anche tutte le accoppiate comiche: il gatto e la volpe, Cocky&Renato, Franco e Ciccio, e così via, perchè con Caterina si ride anche molto spesso! E per fortuna!!! Comunichiamo di frequente, parliamo di questo e quello, mentre lei cerca di  trasformare ogni mio desiderio letterario in miniatura.
Le parlavo, giorni fa, del fatto che era per me difficile mantenere gli interni o gli oggetti della dollhouse strettamente legati ai soli due anni in cui Blanche e Christabel avevano abitato insieme. 
Sarebbe riduttivo per me, privo di stimoli. Anche le copertine dei libri, che mi ha confezionato lei, molto spesso sono posteriori alla morte di Blanche, ma sinceramente non c'è gusto ad avere dei libri dalla copertina insignificante! Nel recente dibattito bambole sì o bambole no, che incarnino in casa almeno  i due personaggi, personalmente ho concluso che è molto probabile che  non potrò mai permettermele, soprattutto quelle che hanno un aspetto realistico e sofisticato sono fuori dalla mia portata, e sinceramente i compromessi non mi sono mai piaciuti!
C'è un compromesso, però, che non mi dispiace! Trasformare Bethany in un museo: una casa-museo dove, se non ci potranno esserci le bambole, basteranno i manichini con le loro suppellettili (stile Jane Austen's House Museum , ma in chiave pre-Raffaellita) e, magari, tutto ciò che abbraccia l'epoca delle protagoniste ed i personaggi che ruotano intorno a loro, di fantasia e non.
In un viaggio a Londra ero rimasta affascinata dalle targhe blu commemorative applicate ai muri delle dimore, a testimonianza di un personaggio famoso vissuto in quella casa, oppure di un evento avvenuto in quel luogo. Le "Blue Plaques" londinesi, istituite sin dal 1867 dalla Royal Society of Arts, sono le più antiche al mondo. Ne avevo vista una in miniatura da qualche parte sul web e mi era piaciuta molto, per cui ho pensato subito a questo piccolo particolare mentre maturavo l'idea della casa-museo. Non avendo dimestichezza con i giochi di magia grafica al computer, ho iniziato a mostrare vari esempi di "Blue Plaques" a Caterina, da quelle istituite dalla Royal Society of Arts fino a quelle più moderne istituite dall'English Heritage, l'organizzazione che si occupa attualmente di questo compito. Avevo già bene in mente che cosa volevo che ci fosse scritto al centro. Caterina, solerte, ha eseguito, facendomi trovare questa piccola sorpresina tra gli ultimi libri che ho comprato da lei. Qualcuno può pensare che è un regalino per cui non vale la pena di sprecare tante parole, ma per me quel pezzettino di cartoncino ha un significato.
Questa versione della "Blue plaque" è stata istituita nel periodo che va dal 1901 al 1938, quando ad occuparsi delle targhe commemorative era la London County Council (LCC). Fu proprio quest'organizzazione a stabilire che all'originaria targa in encausto voluta dalla Royal Society of Arts si mantenesse per sempre il colore blu (nel periodo antecedente le facevano anche di altri colori, ad esempio marrone, per risparmiare) e si desse più importanza alla grafica, aggiungendo una corona d'alloro e il titolo LCC. Le "Blue Plaques" moderne sono in ceramica Royal Doulton, con un evidente bordo bianco. Fu dato questo design semplice e moderno, che permetteva di dare più spazio alle scritte, da uno studente della Central School of Arts&Crafts, nel 1938.
Penso che un po' di nozioni storiche non guastano mai dietro ai nostri mini-interessi.
Solitamente la posizione di una targa blu non può essere un muro di cinta o i pilastri di un cancello, ma curiosamente, la foto sullo sfondo della mia targa blu nasconde quella vera  posizionata sul pilastro del muro di cinta del giardino della Red House di William Morris, la cui storia mi ha fatto scoprire alcune analogie con il mio romanzo. Ma questa sarà un'altra storia.....
Red House Blu Plaque for William Morris
 
(Photos Personal&Wikipedia)

8 commenti:

12Create ha detto...

Personally I like a little historical knowledge and I think your museum idea is worth exploring. When I travelled overseas in 1990 I always loved coming across historic plaques and learning about the history of a building. Those little pieces of information often made me want to look further into the history of a person, building or time.

BLANCHE ha detto...

Yes, it's true! The same thing happened to me! In Italy, these plaques are varied and imaginative, do not follow the strict rules of style. These blue plaques on the walls in London fascinated me. In the Bloomsbury area of ​​Fulham and I have met several. And I stopped one by one. Thanks for your comments I have received from so far away!

Sì, è vero! La stessa cosa è accaduta a me! In Italia queste targhe commemorative sono varie e fantasiose, non seguono rigide regole di stile. Queste placche blu sui muri a Londra mi hanno affascinato. Nella zona di Bloomsbury e Fulham ne ho incontrate parecchie. E mi sono soffermata una per una. Grazie per i tuoi commenti che mi giungono da così lontano!

Ilona ha detto...

Ciao Blanche! I visited your blog yesterday, but then I was not able to leave a comment....so I am back again :)!
I've read your blog post with interest, because as you probably will know, I also love to add interesting facts in blogs. Often you can learn a lot about all kind of issues on blogs, so I did this time too, grazie.
I have not travelled a lot so far, so I didn't know about these plaques in London, England, but here in The Netherlands we have a lot of these plaques. Just like Sharee (of 12Create) I like to read these plaques for all of the information and those plaques invite me to enter the building if possible and to see more of it.
It is so lovely that you and Caterina collaborated together for this special blue plaque, she has done a great job, my compliments.
Vi auguro una bella giornata!
Un abbraccio, ilona

BLANCHE ha detto...

Hello Ilona, from my research I learned that there are blue plaques in some countries, particularly in Australia. Since we are rarely colored, usually have the color of the stone and are often elaborately carved. However it is difficult to be indifferent, just curious, invite you to join! :-)
Caterina and I are the only Apulian passionate world in miniature, so you can understand how much more it is comforting!

Ciao Ilona, dalle mie ricerche ho saputo che ci sono targhe blu anche in alcuni paesi, soprattutto in Australia. Da noi è raro che siano colorate, normalmente hanno il colore della pietra e molto spesso sono finemente scolpite. Comunque siano, è difficile essere indifferenti, subito incuriosiscono, invitano ad entrare! :-)
Io e Caterina siamo le uniche pugliesi appassionate del mondo in miniatura, per cui potete capire quanto maggiormente mi è di conforto!

Anonimo ha detto...

La collaborazione con Caterina è veramente proficua non solo dal punto di vista della produzione di libri, ma anche come stimolo reciproco creativo! ;)
Mi piace molto l'idea della casa/museo. Ampliare l'arco temporale ti permetterà di essere più flessibile e di arricchire il tuo progetto.
Buona giornata!
Ersilia

BLANCHE ha detto...

Ciao Ersilia! :-)
Avere qualcuno che si entusiasma per le tue idee e non ti prende per matta è un grande conforto!
Non intendo andare troppo in là con gli anni per quanto riguarda gli interni. Almeno fino alla data del Testamento di Christabel. In questo modo abbraccia tutto il "periodo William Morris".
Però essendo una casa -museo sarà divertente aggiungere qualche elemento moderno. Che so...immaginando che la casa sia gestita dal National Trust bisognerà pensare a qualche altra cosetta! :-D

http://brocanteviolavintage.blogspot.com/ ha detto...

Leggo ora il tuo blog e tutti i suoi aggiornamenti. Mi piace molto l'idea che hai maturato, complimenti anche a Caterina. Grazie per la storia delle targhe così almeno oltre al gioco ci acculturiamo pure! buona estate. Nellina

BLANCHE ha detto...

Ciao, Nellina! .......ti dirò, non la vivo come un gioco questa di costruire una Dollhouse.....forse è questo il guaio, la vivo troppo seriamente. Comunque ricostruire un determinato ambiente porta per forza a generare cultura, ad informarsi, per cui quello di giocare è l'ultimo dei motivi. Buona estate anche a te!