Una partita a scacchi

Dal Diario di Ellen Ash

Giugno-Luglio

E' venuto Herbert Baulk e si è fermato a prendere il tè e a chiaccherare. Ho proposto di giocare a scacchi - perchè pensavo che potesse distrarlo da espressioni troppo veementi dei suoi dubbi e certezze, e perchè mi piacciono queste battaglie simulate. Lui si è compiaciuto di dirmi che giocavo molto bene per una signora - io ho accettato il complimento, dal momento che ho vinto nettamente. Gli ho chiesto un parere su Bertha. Mi ha parlato di un istituto che fornisce un'eccellente sistemazione alle donne nella sua condizione, perchè possano essere assistite e, se possibile, reintegrate in qualche utile attività....... E' buffo, quando ci penso, che negli scacchi la donna possa fare ampi spostamenti e muoversi liberamente in ogni direzione - nella vita le cose vanno assai diversamente.

Una giornata non buona. Ho detto a Bertha che deve andarsene, e che Herbert Baulk cercherà di farla accogliere alla Magdalen Home, se lei è d'accordo. Non ha aperto bocca e ha continuato a fissarmi, con un respiro affannoso, facendosi rossa come una prugna, come se fosse incapace di accettare quel che le andavo dicendo. Ho ripetuto che Mr Baulk era stato molto premuroso, e che lei era davvero fortunata, e tutto quel che ricevevo in risposta era questo respirare o ansimare violento, che sembrava riempisse il mio salottino. L'ho congedata dicendole che aspettavo una risposta dopo che avesse riflettuto sull'offerta. .....L'emicrania si è impadronita di me e sono rimasta tutto il giorno distesa in una stanza semibuia, mezzo addormentata mezzo sveglia. Molte sensazioni corporee non descrivibili sono tuttavia immediatamente riconoscibili, come l'odore del pane che cuoce nel forno o quello del lucido per metalli,....E' venuto il dottor Pimlott e ha prescritto il laudano, che mi ha dato un certo sollievo. .....La pulizia dei mobili è proseguita durante la mia sonnolenta assenza e tutto - le poltrone, i copritavoli, le lampade, il paravento - sembra rinnovato a sua volta. ......

.....E' venuto Herbert Baulk e ha parlato con grande cortesia a Bertha che, come con me, non ha aperto bocca, ed è rimasta lì, in piedi, una statua col viso in fiamme. Abbiamo giocato a scacchi. Ho vinto io. .....Stamattina si è scoperto che durante la notte Bertha è fuggita, con tutti i suoi averi e anche alcuni di Jenny, a sentir lei, tra cui una borsa di stoffa e uno scialle di lana. Sembra che non sia stato portato via nulla dalla casa, sebbene tutta l'argenteria sia fuori o facilmente raggiungibile in cassetti e ripostigli. Forse ha scambiato lo scialle, o forse è Jenny che si sbaglia. Dove può essere andata?.....Ho dato a Jenny uno dei miei scialli e una delle nostre borse da viaggio. Era assai soddisfatta. ......Dovremmo cercarla?......

CAPITOLO DODICESIMO
POSSESSIONE
DI A.S.Byatt
EINAUDI

 P.S. Ho trovato queste deliziose silhouette di giocatori di scacchi di un autore ignoto del XVIII sec.

        Trovo che siano molto carine e ideali per ricavare dei bei quadretti per una Dollshouse. C'è un miniaturista tedesco molto molto bravo in quest'arte: si chiama Engelhard Schmitt. Il suo lavoro in punta di forbicine è davvero impressionante. Queste silhouette trovate da me sono "ridicole" in confronto a quello che quest'uomo riesce a fare.

Di questi stralci del diario di Ellen, il suo dominare e vincere un uomo nel gioco degli scacchi, mi ricorda una scena del film Young Victoria, in cui anche la giovane futura regina Vittoria, impersonata da Emily Blunt, era molto brava ad intrattenere e vincere con gli scacchi il suo Principe Azzurro.